domenica 23 ottobre 2016

TAEPILE: Project financing veneto, è l'ora degli spettri erariali

(m.m.) Secondo la Nuova Venezia, in edicola oggi, la Regione Veneto potrebbe rischiare una ecatombe finanziaria (con tutto ciò che ne consegue in termini di possibili danni erariali) in ragione dei project financing dell'era Galan che languono da mesi in una sorta di limbo indefinito, nell'ambito del quale non sarebbe mai giunta né una vera bocciatura né un reale via libera. Ma come mai? Secondo una analisi molto interessante che porta la firma del noto giornalista Renzo Mazzaro pubblicata alle pagine 12 e 13, i guai di Palazzo Balbi potrebbero arrivare a causa di una sentenza del Tar Molise che punisce quella amministrazione regionale in ragione della estrema lentezza con la quale sta vagliando un grande progetto autostradale. Si tratta di una prospettiva da vagliare con attenzione e che va ricollegata alla legge regionale varata dal consiglio nell'estate del 2015. I motivi per cui il governatore leghista Luca Zaia volle approvarla in fretta e furia ora, per chi all'epoca avesse avuto dei dubbi, si comprendono un po' meglio. Come si comprendono anche i timori che già si stanno moltiplicando tra i consiglieri che allora la votarono. Ansie che si sommano allo stato precomatoso che sta interessando anche la regina del project financing veneto, ovvero la Spv. Sul tappeto tra l'altro rimangono i nodi irrisolti della Valdastico Nord e della Tav lungo l'asse Verona, Vicenza, Padova. Il che rende bene l'idea di come sia stata sciagurata negli anni la pianificazione infrastrutturale del Veneto.

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