sabato 30 luglio 2016

Superstrada Pedemontana Veneta: il progetto dello scandalo - 26 Luglio 2016 - Erasmo Venosi


OggiTreviso A3 News 29/07/16


Pedemontana Veneta a rischio stop dei cantieri, dossier sui finanziamenti .A Roma tavolo tecnico tra le parti. Protesta dei comitati del Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa CoVePA presso la sede di Veneto Strade tappezzata di carta igienica.

Facciamo il punto finnziario citando una interrogazione di 5 anni fa sulla capacità finanziaria di Sacyr socio dei Doglini nella SIS per la costruzione della Pedemontana Veneta

Pedemontana Veneta: 12 cittadini veneti rispondono ai 12 cavalieri dell'apocalisse del Veneto


Da anni il Covepa, assieme alle altre forze che si battono contro la Pedemontana griffata Galan e Zaia, va denunciando gli scempi che a malapena si celano dietro il progetto: magagne ambientali, forzature amministrative, marchiana insostenibilità dei costi sono i tre fattori che ci hanno visto schierati contro i novanta chilometri della Spresiano Montecchio e le sue speculazioni accessorie.
Per anni siamo stati prima ignorati, poi dileggiati, poi criticati. Mai però senza uno straccio di argomentazione circostanziata. La crescita, il pil, la partita infrastrutturale, il traffico, il volere della gente, (anche se non si sa bene di chi) sono stati i randelli di una propaganda politico mediatica. Siamo arrivati al punto che con malcelata ironia il direttore d'una grande testata regionale ci ha definiti in un dibattito pubblico «i tupamaros» della Pedemontana. Epperò i tupamaros, pur senza quattrini, pur senza l'appoggio di lobby e loggette, le carte le ha studiate. Con fatica, con sacrificio e con grandi difficoltà, anche grazie all'aiuto di qualche sparuto giornalista che si è rifiutato di far da velina alla giunta veneta e al commissario straordinario alla Spv Silvano Vernizzi, siamo riusciti a dimostrare che le nostre conclusioni erano corrette. Che i flussi di traffico ipotizzati in sede di accordo pubblico privato non erano sufficienti a giustificare un intervento, pomposamente definito con una parola pressoché inventata come project financing, ad iniziativa appunto privata: ovvero quella del Consorzio Sis. Il rischio che soggiaceva all'uso di questo sciagurato strumento lo avevamo denunciato da subito. Ed era quello che all'ultimo momento fosse il pubblico ad accollarsi gli oneri, sgravando la privatissima controparte di molto, se non tutto, il rischio d'impresa.
Nonostante questo il maggior sponsor dell'opera, la Confindustria veneta, pur muta davanti ai conflitti di interesse, ai rischi connessi, alle relazioni pericolose col sistema Incalza e col sistema Mose ha continuato a brandire i suoi randelli e i suoi megafoni mediatici facendo passare un messaggio molto chiaro: ci sono interessi troppo cospicui in campo, l'opera va fatta e basta. Tra questi quelli di dodici speculatori immobiliari tra i più interessati alla partita delle aree attorno ai caselli della SPV: questo è proprio il veneto che deve finire.

giovedì 28 luglio 2016

POSSAMAI FA IL FONDO ALLA SPV NON SOLO IN SENSO FIGURATO

Lettera aperta al direttore FINEGIL Possamai

Caro Possamai,
ho letto il suo editoriale sulla Tribuna di TV l'ho letto da Vicenza confesso con una certa difficoltà poiché i suoi giornali non coprono tutto il Veneto e le manca una parte quella ad ovest cioè anche i giornali che dirige hanno un limite. Ma questo forse andrebbe girato all'editore e non a lei.
Il suo editoriale ci spiega che chef, maitre e camerieri si muovono e pensano a noi e per questo si riuniscono all'Arsenale a pensare e a discutere vedremo a fare cosa, e poi ci parla di SPV.
Dalla sua Tribuna Possamai fa il fondo alla Pedemontana Veneta. Non solo in senso figurato , mette giù un altro puntello bello grosso, un dogma: la SPV va fatta punto e basta, serve tanto quanto è inutile la Valdastico Sud.
Ma davanti ad un dogma si fa fatica a rispondere e a porsi domande e allora le pongo su di lei: ma chi è Possamai? E' quello delle economie locali della fondazione Nord-Est, quello del libro per Galan, quello che si aggiorna la biografia su Wikipedia in tempo reale? Insomma siamo di fronte a un bel tipo dogmatico, non si discute più punto ….. un'altro passo avanti e un'altro giro di valzer. Invece il Veneto ha solo bisogno di rimuovere i dogmi. Basta passi avanti per andare dove? Basta valzer sempre attorno alla stessa mattonella quella dei schei. Le cose non si risolvono certo stando fermi ma muovendosi e non certo a giri di valzer. Basterebbe uscire dalla sacrestia quella della ricchezza nelle mani di pochi, e la cultura del lavoro non c'entra nulla, è più cultura de schei.

mercoledì 27 luglio 2016

LE PROVE DEL BUCO DI SPV SECONDO LA TRIBUNA. Ferrazza pubblica due lettere che chiariscono lo stato del disastro e le falsità raccontate alla corte dei conti a Roma!

SOLO 60 MLN€ INVESTITI DA SIS QUESTO SCRIVE FERRAZZA NEL SUO ARTICOLO DEL 26/07/16 A PAG. 11 DELLA TRIBUNA. LA FONTE E' IL COMMISSARIO CHE FINALMENTE AMMETTE LA VERITA' E PUBBLICA ANCHE L'AMMISSIONE DI D'AGOSTINO DT DELLA SIS : "ABBIAMO FINITO I SOLDI"
MESTRE Una lettera del commissario avverte del rischio il presidente del Consiglio
E Sis annuncia: «L’assenza della Cdp sarebbe letta come una bocciatura»
Vernizzi scrive a Renzi «Così salta il progetto»
La lettera porta la dicitura «Riservata» e la data del 12 maggio scorso. 
"...finora i lavori, realizzati per circa il 30% (invece siamo al 20% ndr), sono stati finanziati in prevalenza da risorse pubbliche (390 milioni su 614 complessivi stanziati dallo Stato). Il secondo: che gli stati di avanzamento lavori emessi ammontano a 450 milioni di euro. Conclusione: il concessionario Consorzio Sis, controllato dall’impresa di costruzioni piemontese dei Dogliani in società con gli spagnoli di Sacyr Itinere Infraestructures di Madrid, ha messo finora nella Pedemontana appena sessanta milioni di euro, una briciola rispetto a un’opera da due miliardi di euro. Ed ora si trova davanti alla più banale e importante delle difficoltà: non ha risorse proprie per proseguire l’infrastruttura e i mercati finanziari non vogliono rilasciarne perché ritiene il progetto «non sostenibile». "

SPV: MANGIATERRA MANGIA LA POLVERE



Tratto da TAEPILE di M.M. «Ci mancherebbe solo che la Pedemontana finisse nel lungo elenco delle incompiute. Allora sì che sarebbe un disastro, economico e persino ambientale. Questa opera s'ha da fare». Comuncia così un lungo editoriale pubblicato ieri su Corriereveneto.it a firma di Sandro Mangiaterra. E solo da uno con un cognome del genere poteva venire fuori un elzeviro del genere: un mix di luoghi comuni e verità non dette a sostegno di lobby e interessi particolari in salsa così banale da stupire persino chi ben sa che il Corveneto, come il GdV del resto, è sempre stato schierato pro Spv. Mangiaterra però con sano sprezzo del ridicolo chiude il suo commento così: «la Pedemontana è l'asse su cui cominciare a costruire il Veneto del futuro. Per carità, evitiamo che si trasformi in un flop, o peggio in un nuovo scandalo». Non me ne voglia il Mangiaterra ma la Spv è già uno scandalo. E se il Veneto deve cominciare a costruire il suo futuro partendo da un debito occulto quale è la Pedemontana, mister Zaia e i veneti con lui, è meglio che tocchino ferro. Peraltro stiamo parlando di quelle infrastrutture costruite in project financing che secondo Renato Chisso nel 2015 avrebbero reso il Veneto come la Baviera. Chissà se Chisso nel 2015 avrà potuto verificare, dal carcere, la sua previsione.

martedì 26 luglio 2016

ASSEMBLEA sede QUARTIERE PRE' Bassano del Grappa Str.Cartigliana, Via Prè Mercoledì 27/07/2016 ore 20,45 SU LA TESTA! ALZA LA VOCE

Nella Pedemontana Veneta c'è un MOSE di soldi nascosto nei rimborsi del contratto voluto da Galan firmato da Vernizzi rinnovato da Zaia con Chisso

ASSEMBLEA sede QUARTIERE PRE' Bassano del Grappa Via Cartigliana
Mercoledì 27/07/2016 ore 20,45

Prepariamo la
MANIFESTAZIONE SIT-IN di venerdì 29/07/16 ore 10-14 a VENETO STRADE Via C. Baseggio, 5 Mestre VE
  • Stop ai cantieri per rivedere a un tavolo trasparente e partecipato il sistema di finaziamento e il progetto riprogettando la SPV dove serve e come serve;
  • Vanno rivisti i pedaggi e ridotti i costi bloccando la galleria Malo-Caselgomberto e il primo lotto risparmiando oltre 500mln€;
  • Va allontanato il gruppo di gestione di questo fallimento a partire dal commissario con tutti i suoi accoliti;
  • Basta con la farsa sugli espropri: vanno pagati prima di ogni eventuale ripresa dei lavori;
  • Va applicato il codice degli appalti con il via a un project-review e rispettare la direttiva UE sul rischio operativo bancario a carico del concessionario SIS.
Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa
per adesioni wwwcovepa@gmail.com

sabato 23 luglio 2016

SPV=MOSE ecco le carte della concessione

PEDEMONTANA VENETA: SIAMO ALLA FARSA DI UNA TRAGEDIA

. TRATTO DA TAEPILE di M.M. Oggi Il Fatto in pagina 15 a firma Giorgio Meletti e Davide Vecchi pubblica una analisi impietosa sulla vicenda Spv. Al di là degli interessantissimi quanto clamorosamente inediti retroscena bancari, la partita progettuale e finanziaria era tristemente nota, anche se poco nota al grande pubblico. In questa cornice torna utile rammentare che dopo il burrascoso incontro pubblico organizzato dal comune di Cassola nel 2012 in tema di Pedemontana, sul mio blog posi, tra le altre, alcuni dubbi sul fatto che Sis ancora non avesse reso noto o depositato il closing bancario sull'opera... Rispetto a quei dubbi non ottenni mai alcun chiarimento. Sarebbe interessante capire se questa circostanza sarà adesso presa in esame dai dirigenti ministeriali che in queste ore stanno vagliando la pratica. E ancora, pur con limitati mezzi e con le poche carte che ebbimo modo di ottenere avevo provato a estrapolare, a mo' di conto della serva, "l'overall income" potenzialmente generato dai pedaggi di una Spv a regime. In un mio approfondimento-retroscena pubblicato nel gennaio 2014 sempre sul mio blog non andai distantissimo (parlai di 15-18 miliardi), dalle conclusioni tratte da Meletti e Vecchi su Il Fatto. I quali con un impatto ben più devastante del sottoscritto, corroborerebbero il loro assunto citando le stime formulate da due pesi massimi come Cdp e Bei. Fa piacere che una testata nazionale si occupi del caso. Ora vediamo come reagirà la classe dirigente regionale. E vediamo se la magistratura batterà un colpo. Rimane il rimpianto che se su Spv la quasi totale maggioranza della grande stampa italiana e la quasi totalità della stampa regionale avessero tenuto una condotta meno partigiana e meno accomodante verso l'opera forse questa disgrazia la si sarebbe potuta evitare. Per di più proprio nel mio post del 2014 elencavo a quali rischi veniva esposta la Regione. Nonostante tali e tanti avvertimenti e nonostante una Corte dei conti li abbia messi tutti nero su bianco con tanto di pezze d'appoggio una politica ed una alta burocrazia incoscienti e moralmente colpevoli, salvo qualche eccezione, preferiscono la strada della complicità o del silenzio.
Marco Milioni

PEDEMONTANA VENETA CON IL BUCO OCCULTO: Il Fatto Quotidiano dl 23.07.2016 p. 15

SPV UN BUCO CHE PUO' ARRIVARE FINO A 20MLD DI €. LO AVEVAMO SCRITTO E DETTO DEL DEBITO OCCULTO NEI PROSSIMI 40 ANNI CI CONCESSIONE PER PEDEMONTANA VENETA MA NESSUNO CI CREDEVA FINALMENTE ESCE LA VERITA' DA UNA FONTE INDIPENDENTE.

ZAIA E LE SUE BAIADERE: PARTITA MERDOSA DA SENSALI PER SIS E SPV


C'è una ragione occulta sul perché Zaia debba giocare questa partita merdosa di sensale di SIS e SPV. Non sono solo ragioni di opportunità politica che lo spingono a pietire i soldi pubblici e ad ottenere di garantire un investimento privato con i soldi dei risparmi postali, dei libretti e dei titoli accantonati nel tesoro di CDP da parte degli italiani. Esite infatti un preciso obbligo che vincola proprio lui, come ultimo concedente della concessione di SPV, a muoversi con tutta la sua armata, comprese le odalisce e le baiadere al seguito del sultano. Si proprio Luca ha siglato la delibera di giunta che nel 2013 ha approvato la modifica alla concessione di SPV in cui l'erede di Galan si è imposto l'obbligo e le regole per trovare le soluzioni al riassetto del piano economico e finanziario (cfr. https://drive.google.com/…/0B4hgrkEgY4AXeEVvbzA5WVF1eWM/edit). In quel documento all'art. 3 si apportano importanti modifiche alla convenzione del 21.10.09. Nella revisione dell'accordo vengono introdotto dei pesi pressochè insostenibili a carico della Regione Veneto per i quali non esistono i contrappesi. Luca Zaia e chi lo difende si assumono in responsabilità che alla lunga costituiscono un obbligo indifferibile.

martedì 19 luglio 2016

SPV: SVEGLIA ZAIA!



L'irresponsabile LucaZ che ha accettato di costruire la Pedemontana Veneta più corta ma per più soldi, parla di ferita ormai aperta ma impossibile da fermare. Per prima cosa la ferita é economica e finanziaria ed impossibile da sanare anche se si riuscirà a finire l'opera.
In secondo luogo creDIamo che gli espropriati e il CoVePA a questo punto abbiano il diritto di chiedere il sequestro dei cantieri e la restituzione dei sedimi occupati, vanno ritornati ai legittimi proprietari! Con le ghiaie scavate e depositate in qualche posto, poichè valgono come l’oro, si potranno riempire nuovamente le trincee scavate o si potranno restitueire i soldi ai danneggiati.
Per terzo ma non meno importante, appare chiaro che Cassa Depositi e Prestiti non ha dato le sue coperture all'operazione dei Project-Bond anglossassoni perchè la Pedemontana Veneta non ha i fondamentali economici a posto e mai li avrà. Mai riuscirà a pagare i prestiti con i flussi di cassa con i passaggi quotidiani. E' dunque un bel problema ma perchè si mobilita LucaZ se non c'entra nulla? forse cisono obblighi nel contratto di concessione riveduto e corretto proprio da lui nel 2013 che lo obbligano a trovare le soluzioni necessarie a impedire la buona uscita con cuccagna della SIS.
LUCAZ DICE CHE ERA MINISTRO DELL'AGRICOLTURA NEL 2008-2009 e che implicitamente, non centrerebbe con la concessione della SPV. A noi risulta che fosse vice di Galan nell'ottava legislatura fino a giugno 2008 e presidente della nona quella che nel 2013 ha accettato una SPV più corta e per più soldi, ma soprattutto tutte le agevolazione pubbliche sulle garanzie del finanziamento privato.
Insomma come scrive la Tribuna di Treviso in prima pagina oggi ci sono NUBI SU PEDEMONTANA VENETA. PER QUESTO CI SAREBBE IL SALVAGENTE REGIONALE.

mercoledì 13 luglio 2016

NO SCHEI NO CAMPI! MANIFESTAZIONE SIT-IN 16/07/16 CASSOLA 9.30-13.30

Abbiamo deciso di tornare ad alzare la testa e la voce per richiamare l'attenzione di tutti i cittadini e degli organi di informazione sulla Pedemontana Veneta. É giunto il momento di iscrivere SIS & SPV tra i cattivi pagatori! Un altro anno è passato e non hanno pagato che briciole degli espropri!
Continuano a rinviare gli accordi, gli anticipi e i saldi, hanno la faccia di chiedere agli espropriati i soldi per pagare la documentazione di esproprio. I fatti dicono che gli espropriati finanziano la SIS e la costruzione della SPV, e avanzano centinaia di mln di €.
Per questo invitiamo tutti i cittadini e i creditori-espropriati di SPV a essere solidali contro questa truffa legalizzata e invitiamo tutti a venire vestiti di rosso o a portare un mantello rosso per fare le pittime alla sede SIS di Cassola (VI). Terremo una MANIFESTAZIONE SIT-IN riprenderemo lo slogan dello scorso anno NO SCHEI? NO CAMPI!!! Diamo appuntamento a tutti il 16 LUGLIO 2016 dalle ore 9,30 alle ore 13,30 a SAN ZENO DI CASSOLA presso l'UFFICIO ESPROPRI SIS in Via M.teVerena, 58-60.

Il Commissario Vernizzi sembra non capire l'interesse della Corte dei Conti su Pedemontana Veneta, mentre Luca Zaia dichiara per bocca della sua assessora che SPV ha pagato 43 mln€ per gli espropri. Sono briciole e siamo stufi delle balle , non bastano più 43 mln pagati in tutto per gli espropri.
Vogliamo tutti i 334 mln di € degli espropri e subito, basta con le mancette. Ancora briciole e prese per il culo, siamo di fronte alla Salerno Reggio del nordest, una cuccagna per la SIS meglio del MOSE di Mazzacurati e Baita. La verità è che gli espropriati finanziano il cantiere di SPV e invece questo si dovrebbe fermare per pagare prima gli espropri.
Se dopo sette anni dalla firma della concessione non ci sono i soldi per pagare la SPV, il Commissario si occupi di SIS, rescinda il contratto oppure si tolga da mezzo! Sarebbe ormai giunta l'ora di iscrivere la SIS nell'elenco dei cattivi pagatori, questo sarebbe il suo compito!
Dagli atti della Corte dei Conti emerge che per 3100 mln€ costruiscono una Pedemontana Veneta più corta, senza tutta la viabilità complementare del contratto di concessione. Siamo di fronte non tanto ad un reale e ulteriore aumento di costi per centinaia di milioni di € , ma ad un vero e proprio regalino! Questa è la ciliegina sull'albero della cuccagna di SIS messa da Luca Zaia inseme a Renato Chisso con la precedente giunta nel dicembre 2013. Questo è il primo passo per svegliare i tre inadempienti non vedo-Vernizzi, non sento-Zaia e non parlo-DoglianiSIS.
Elvio Gatto, Massimo follesa, Matilde Cortese prtavoce CoVePA
Promuove la manifestazione Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa
INFO per adesioni e partecipare: wwwcovepa@gmail.com blog: wwwcovepa.blogspot.it

martedì 12 luglio 2016

SU LA TESTA! ALZA LA VOCE!
ATTENZIONE PEDEMONTANA VENETA
ISCRIVIAMO SIS & SPV TRA I CATTIVI PAGATORI!
UN'ALTRO ANNO E' PASSATO E NON SEI STATO PAGATO?
TI HANNO RINVIATO ANCORA GLI ANTICIPI E I SALDI?
gli espropri finanziano la SIS e la costruzione della SPV

SIAMO CREDITORI NON PAGATI VIENI VESTITO DI ROSSO
O PORTA UN MANTELLO ROSSO FACCIAMO LE PITTIME
ALLA SEDE SIS DI CASSOLA (VI)
MANIFESTAZIONE SIT-IN
NO SCHEI? NO CAMPI!!!

16 LUGLIO 2015 ore 9,30-13,30
a SAN ZENO DI CASSOLA
UFFICIO ESPROPRI SIS

Via M.teVerena, 58-60
Il Commissario Vernizzi non capisce l'interesse di Corte dei Conti su Pedemontana Veneta? LucaZ dichiara che SPV ha pagato 43 mln€ per gli espropri? Balle 43 mln pagati in tutto per gli espropri sono le briciole dei 334 mln di € totali. Ancora briciole, la verità è che gli espropriati finanziano il cantiere e che questo si dovrebbe fermare per pagare prima gli espropri. Commissario si occupi di SIS e SPV che ormai li dovrebbe iscrivere nell'elenco dei cattivi pagatori!
Pedemontana Veneta non ha coperto i soldi degli investimenti di SIS, ben oltre i 1700 mld (2400 compresi oneri fiscali e finanziari); il commissario non ha ancora completato il suo operato e gentilmente é stato invitato a farlo e a togliere il disturbo; non sono ancora pagati gli espropri e non c'é traccia dei 334 mln di € per farlo. Corte dei Conti in 6 punti stronca ancora una volta la SPV. Emerge che per 3100 mln€ costruiscono una Pedemontana Veneta più corta, senza tutta la viabilità complementare del contratto di concessione. E' ora di svegliare i tre inadempienti non vedo-Vernizzi, non sento-Zaia e non parlo-DoglianiSIS.
Promuove la manifestazione Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa
INFO per adesioni e partecipare: wwwcovepa@gmail.com blog: wwwcovepa.blogspot.it

lunedì 11 luglio 2016

Pedemontana Veneta e Corte dei Conti: ancora senza fondi privati e per gli espropri. Ecco il documento della ennesima censura.

Oggi 11 luglio la Corte dei Conti ha richiamato con una nota di due pagine tutte le amministrazioni interessate alla Pedemontana Veneta perché inadempienti. In 6 punti si rivolge ai diretti i teressati, chiama in causa Zaia, Vernizzi e Dogliani che dal 30/12/15 in oltre sette mesi non hanno mantenuto nessuno degli impegni presi. Pedemontana Veneta non ha coperto i soldi degli investmenti privati di SIS, ben oltre i 1700 mld (2400 compresi oneri fiscali e finanziari); il commissario non ha ancora completato il suo operato e  gentilmente é stato invitato a farlo e a togliere il disturbo; non sono  ancora pagati gli espropri e non c'é traccia dei 334 mln di € per farlo e questo rappresenta una aggravante per Antonio Mezzera, il giudice che guida la procedura. Sono ben noti i suoi precedenti atti sul Mose che 8 anni fa avevano anticipato le inchieste della procura veneziana. Vale la pena di leggere le due paginette che in 6 punti stroncano ancora una volta la SPV. Un particolare é degno di nota: per 3100 mln di € costruiscono una Pedemontana Veneta più corta, senza tutta la viabilità complementare del contratto di concessione. Con questa nota Mezzera avvia la chiusura atti entro il 1° settembre 2016. Saremo noi del CoVePA a svegliare i tre inadempienti non vedo-Vernizzi, non sento-Zaia e non parlo-DoglianiSIS.

venerdì 1 luglio 2016

46 metri di Superstrada Pedemontana Veneta al posto del recupero del Parco di Villa Franchetti

foto M.Marcuzzo
La politica (vera) sono scelte e progetti. La politica (vera) deve prevedere un futuro per noi (che però siamo ormai al tramonto..) ma sopratutto per i nostri figli e nipoti e per quelli che ancora non sono...
La politica (vera) è fatta di persone e di programmi ed anche di soldi.
La politica veneta (oggi) è fatta di miserie e di invidie. La politica veneta (oggi) è fatta di partiti dove si litiga per non dire nulla; e se dicono qualcosa sono scemenze. La politica veneta (oggi) è fatta di persone e di programmi ed anche di soldi. Molti soldi.
Il parco di Villa Franchetti si rimette a posto con un intervento "straordinario" da 1,5 milioni di euro.
Un bene comune di inestimabile storico e culturale che avete visto nel degrado, si sistema con......soli 46 metri di Superstrada Pedemontana Veneta.
Quando vi dicono che non ci sono soldi, dovete sempre ricordare Loro questo: 46 metri di SPV
La politica è fatta di scelte ed i cittadini potrebbero scegliere cosa privilegiare. Forse è ora di farlo.

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Postato da Blogger su ITALIA NOSTRA - Sezione TREVISO il 6/21/2016 10:40:00 AM

A MASON VILLARASPA BLOCCATO PER ORE CANTIERE DI PEDEMONTANA VENETA!

Ieri 30/06/16 durante la giornata abbiamo bloccato l'autopompa della ditta Facchin calcestruzzi all'ingresso del cantiere dello svincolo del Casello di Mason, così abbiamo stoppato per alcune ore la gettata di 400mc del nuovo scatolare della Pedemontana Veneta nel sotto passo con la Nuova Gasparona.

I nostri attivisti e tutti gli espropriati sono invitati ad agire nelle aree delle loro proprietà espropriate e non pagate. Si gioca con le parole sulla pelle dei cittadini per un'opera finanziata con il buco di 2486 mln di € (1700 mln€ per opere e 786 mln€ per oneri fiscali e finanziari).
Se non si rispettano gli impegni e non si pagano gli espropri continueremo con queste azioni di blocco a gatto selvaggio. Basta con i giochetti di parole tra espropri valutati ed espropri pagati: se non ci sono soldi per gli espropri si chiudano i cantieri, diversamente lo faremo noi come ieri!

La SIS é priva di fondi propri e il cantiere avanza in violazione del contratto di concessione e del progetto di finanza basato su due piani economico-finanziari fasulli. Siamo a sei mesi dall'impegno a roma IN CORTE DEI CONTI, dell'AD di SIS ing. Claudio Dogliani e del commissario ing. Silvano Vernizzi di trovare gli oltre 1700 mln€ che mancano e non si ha traccia alcuna del rispetto di quegli impegni.
Siamo stufi di fare da banca ad un'opera sbagliata che non vogliamo. Non abbiamo bisogno dell'ennesima zoninata e dell'ennesimo buco finanziario veneto. Noi non paghiamo con la nostra terra il fallimento della SalernoReggioCalabria del Nordest che la giunta Zaia difende con le unghie e con i denti, incapace di risolvere il nodo degli espropri che da solo vale 334,6 mln di €.