venerdì 29 agosto 2014

“Sblocca Italia”, le autostrade bluff di Lupi. Che promette di sbloccare anche il Tav.

www.ilfattoquotidiano.it

Le indiscrezioni danno un Renzi furioso con il ministro delle Infrastrutture. Nel suo piano la Orte-Mestre, stoppata dalla Corte dei conti e snobbata dall'Ue e la vecchia Valdastico nord - nota come la "Piccoli-Rumor-Bisaglia" - fondamentale per rinnovare senza gara la concessione scaduta della A4. Il provvedimento promette anche di far ripartire i cantieri contestati della Valsusa

di Altreconomia per Il Fatto Quotidiano | 29 agosto 2014
Il famigerato Tav Torino-Lione, la grande opera italiana più contestata, difficile da sbloccare per decreto. L’autostrada Orte-Mestre, fermata dalla Corte dei conti e snobbata dall’Ue. LaValdastico nord, un’opera da due miliardi che per il presidente della Provincia di Trento Ugo Rossi ha il solo scopo di “ottenere una proroga quarantennale della concessione sull’Autostrada A4 senza passare attraverso la procedura di gara”. Sono alcuni dei punti del decreto “Sblocca Italia”, che dovrebbe arrivare in consiglio dei ministri oggi pomeriggio. Ma, secondo i retroscena di alcuni quotidiani, il testo ha provocato l’ira di Matteo Renzi nei confronti del ministro delle InfrastruttureMaurizio Lupi: il capitolo “Sblocca Cantieri” sarebbe talmente confuso da dover essere completamente rivisto. Gli oltre 30 miliardi di opere infrastrutturali “cantierabili” saranno presumibilmente ridotte, trasformando lo “Sblocca Italia” in un peso piuma. Cioè in un insieme di norme che serviranno a “semplificare” ulteriormente l’iter autorizzativo per quanto riguarda le opere strategiche della legge Obiettivo e quelle realizzate ricercando l’apporto del capitale privato, in regime di concessione e gestione (il cosiddetto project financing).

SINDACI PER SPV ALTERNATIVA. Ieri a Cassola primo incontro per un tavolo sulle azioni a disposizione delle amministarzioni locali alternative alle compensazioni. E' stata proposta la possibilità di intervenire presso il Commissario Governativo per la Superstrada Pedemontana Veneta perché agisca in autotutela sull'intera procedura adottata sino ad oggi agendo per via amministrativa, nel caso in cui sia opposto diniego

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Ieri 28 agosto presso il Comune di Cassola si è tenuta una importante riunione sui temi della SPV, prommossa dal CoVePA in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Cassola. l'invito è stato rivolto ai Sindaci di Bassano, Marostica, Nove, Pianezze, Breganze, Mason. Sarcedo, Mussollente, oltre alle amministrazioni trevigiane di Riese S.Pio X, Povegliano, Vedelago e Volpago. Erano presenti Cassola, Marostica, Mussolente, Breganze, Pianezze, Riese, Povegliano, Vedelago e Volpago.

Ringraziamo in particolare il Sindaco Maroso che ci ha ospitati e che ha sostenuto lo spirito di questo incontro. Il confronto tra gli amministratori presenti e il CoVePA è entrato nel merito dello stato del progetto esecutivo, della vicenda legale legata all'infrastruttura e delle eventuali azioni a disposizione delle amministrazioni locali.

Sono state affrontate le condizioni del territorio che l'attuale tracciato della Superstrada Pedemontana Veneta aggrava ulteriormente. La situazione è portatrice di pericoli che potrebbero concretizzarsi qualora il tracciato fosse completato. Considerando le responsabilità per la sicurezza e la salute della rispettiva cittadinanza, è stato avviato un tavolo di confronto per porre in essere ogni iniziativa onde scongiurare eventuali rischi e pericoli.
E' stata proposta la possibilità di intervenire presso il Commissario Governativo per la Superstrada Pedemontana Veneta perché agisca in autotutela, per le ragioni sopra richiamate, sull'intera procedura adottata sino ad oggi agendo per via amministrativa, nel caso in cui sia opposto diniego dal Commissario.

mercoledì 13 agosto 2014

AISI E LA SEZIONE INFRASTRUTTURE CRITICHE. Chi è Splendore e che c'entra la Mantovani con gli 007?

 stemma SIS 
www.sicurezzanazionale.gov.it/sisr.nsf/chi-siamo/il-nostro-logo.html
Dal Mose a quelle strane assunzioni, i segreti della base padovana degli 007 
La sede all’aeroporto Allegri di Padova. 

La figlia dell’ex capo lavorava in un’azienda di Mantovani. 
Il giallo dell’ex dipendente «beccato» in sede dopo gli arresti veneziani.
di Roberta Polese per il Corriere del Veneto

C’è qualcosa che resta sullo sfondo dell’inchiesta su Mose. Ed è un risvolto sul
stemma AISI
quale anche la procura di Venezia sta cercando di vederci chiaro. Si tratta del ruolo dei servizi segreti, apparsi più volte nell’inchiesta che ha portato in carcere l’ex presidente della Regione Giancarlo Galan. La procura di Venezia non ha aperto una vera e propria indagine, al momento, ma più di qualcuno che conosce il sistema è stato convocato per raccontare come si muovevano gli agenti segreti nell’ambito dei grandi appalti. Dai verbali degli interrogatori di Piergiorgio Baita (ex presidente della Mantovani) & co., però un nome è uscito: è quello di Paolo Splendore, ex capocentro dei servizi segreti interni (Aisi), al comando di una trentina di persone e con quartier generale che ha sede nell’aeroporto «Allegri» di Padova. 

domenica 10 agosto 2014

"La 'ndrangheta nel Vicentino, tra riciclaggio ed usura"

Criminalità, la Dia: "La 'ndrangheta nel Vicentino, tra riciclaggio ed usura"

Secondo l'ultimo rapporto semestrale della Direzione Nazionale Antimafia, la provincia berica e l'Ovest Veronese sono le nuove aree dove la criminalità organizzata calabrese si sta espandendo 
I mercati più a rischio di permeabilità criminale, sono quelli dell’edilizia, dei trasporti, del turismo, dello smaltimento dei rifiuti, della grande distribuzione, dei mercati ortofrutticoli, dell’intermediazione di manodopera, del gioco d’azzardo, della contraffazione delle merci.

Imposte azzerate per 12 anni, così il Governo e il Cipe hanno salvato la Pedemontana Lombarda

stradafacendo.tgcom24.it
Defiscalizzazione decisa il 1° agosto 
Esenzione totale Ires, Irap e Iva fin dalle prime tratte completate
Dal 2016 un valore nominale di minori introiti per lo Stato di 800 milioni
800 mln di imposta non versate questo il regalo a Pedemontana Lombarda che di fatto è stata salvata e sottratta ai rischi di mercato in aperta violazione delle norme e delle direttive europee. 

Lo stesso è stato fatto con i 1050 mln di € di cotributi pubblici per SuperAutostrada Pedemontana Veneta, anche questi defiscalizzati! 

Di seguito la furbata all'italiana del governo con la quale il buco di Pedeombarda si trasforma in debito dei cittadini:


""Il presuppposto per la concessione degli sconti fiscali è stato il complesso di eventi che dopo il 2009 ha fatto "saltare" il piano economico-finanziario (Pef) allora firmato: crisi economica, aumento del costo del debito, richieste di aumento dell'equity da parte delle banche, ridimensionamento delle previsioni di traffico. Tutti fattori che i tecnici del Mef e di Palazzo Chigi hanno ritenuto "straordinari" e "imprevedibili", da considerare cioè al di fuori del "rischio di mercato" trasferito al concessionario, e dunque come tali possono giustificare il riequilibrio del Pef. "" 
""...il governo ha deciso, e ha deciso di fatto smussando e ammorbidendo alcune delle prescrizioni che il Nucleo di consulenza per l'Attuazione e Regolazione dei Servizi di pubblica utilità-NARS (su imput del Ministero dell'Economia e Finanaza) aveva posto nei mesi scorsi, frenando l'istruttoria..."".
TRATTO DA www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com 

Bassano e la Valsugana tra strada e treno P.3



Il Prof. Chemin all'incontro tenutosi alla libreria Vicologamba di Bassano del Grappa http://twitpic.com/7i9mmi

Parla della storia della valle del Brenta: La valsugana, crocevia in europa. Testimonianze degli spostamenti lungo la valle del Brenta La valle del Brenta nel medioevo, centro di comunicazione

Guarda il prossimo video

Bassano e la Valsugana tra strada e treno P.2


Breve frammento dell'intervento del Ing. Alberto Baccega all'incontro tenutosi alla libreria Vicologamba di Bassano del Grappa http://twitpic.com/7i9mmi 

Cenni e considerazioni sul tratto ferroviario della Valsugana, costruito dagli austriaci nel '800. Venne progettato come linea locale di bassa importanza, quindi con pochissime risorse, in quanto territorio di frontiera, e a forte rischio (come si è rivelato) di essere ceduto al regno d'Italia. http://www.venetosostenibile.it

L'intervento propone di avanzare ipotesi di potenziamento della ferrovia valsugana, corredato di cenni teorici, economici e studi di fattibilità. Il progetto è reale e dettagliato e pretende di migliorare il trasporto merci su rotaia.


Bassano e la Valsugana tra strada e treno P.1


Il Prof. Chemin all'incontro tenutosi alla libreria Vicologamba di Bassano del Grappa http://twitpic.com/7i9mmi Parla della storia della valle del Brenta



martedì 5 agosto 2014

Pedaggio di Pedemontana Lombarda, la Lega presenta una mozione urgente




La leghista Francesca Brianza chiede al presidente di Regione Roberto Maroni di intervenire con il governo

I cittadini di Varese, a parte quelli di Milano, sarebbero gli unici a dover pagare il transito sulla propria tangenziale? no anche quelli della Pedemontana Veneta nel vicentino tra Bassano, Thiene e Montecchio Maggiore!!!


No al pagamento del pedaggio sull’autostrada Pedemontana, nel tratto della tangenziale di Varese. A chiederlo, con una mozione urgente depositata oggi al Pirellone, è il consigliere regionale leghista Francesca Brianza: «E’ dal 2009 che, su diversi organi di stampa, si ventila il rischio di tariffazione per il primo lotto della tangenziale di Varese, per il tratto da Gazzada Schianno e lo svincolo di Vedano Olona. Durante i sopralluoghi avventi nel luglio 2014 l’amministratore delegato di Autostrada Pedemontana Lombarda ha confermato che il tratto autostradale sarà a pagamento, per finanziare l’avanzamento dei lavori sugli altri percorsi».
tratto da varesenews.it

Molinetto della Croda: c’era una volta il bosco e oggi non c’è più 5 maggio 2013


leggi l'articolo di GianAntonio Stella

domenica 3 agosto 2014

MAIS E ASPARAGI FERMANO LA SPV


Questo è l'annuncio fatto ieri dal CoVePA a margine della conferenza stampa che ha annunnciato la formazione di un coordinamento dei consiglieri comunali della Valle dell'Agno sulla SPV.  Nella riunione sono stati presentati i prossimi impegni e gli appuntamenti. I consiglieri hanno annunciato il prossimo incontro per il 3 settembre 2014 alle ore 20.30 a Brogliano Palazzo della Biblioteca Comunale.

Il servizio di TVA dal minuto 20 da conto di questi fatti, va però ribadito che quell'istanza del TAR sebbene respinga il provvedimento cautelare urgente del 22/07, poi nel merito lo ha confermato e reso operativo il 30 luglio scorso. Si tratta di una azienda agricola del marosticense ricorrente contro il progetto SPV al TAR Lazio, con 38.000 mq espropriati ad asparagi e mais per alimentazione bovina con una stalla di circa 70 capi. Essa ha ottenuto la sospensione di tutte le operazioni precedenti e finalizzate all'avvio dei lavori dell'autostrada potenzialmente distruttive dei raccolti, e con queste oltre ai lavori si intende anche la famigerata bonifica bellica profonda.

Galan: resta dietro le sbarre perchè il Tribunale del Riesame conferma il carcere


Giancarlo Galan resta in carcere per le accuse di corruzione nell'inchiesta Mose. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Venezia dopo quattro ore di camera di consiglio. I giudici hanno respinto le richieste della difesa dell'ex governatore, che chiedeva la scarcerazione o in subordine i domiciliari. I giudici hanno respinto tuttavia le contestazioni fatte dal Gip Alberto Scaramuzza per fatti antecedenti il 22 luglio 2008. Tra questi, i finanziamenti per le per le campagna elettorali, altre dazioni, e i lavori per il restauro della villa dell'ex Governatore. Hanno invece accolto la parte dell'ordinanza riguardante i presunti illeciti attribuiti a Galan dopo il 22 luglio 2008.

Ambiente, capitalismo, crescita

di LMAR ALTVATER   26 Luglio 2014

Aprire il sistema energetico del pianeta alla potenza del sole è ciò che realmente conta. Tuttavia, per assicurare che tale trasformazione non prenda le sembianze delle teorie economiche dello stato stazionario criticate da Georgescu-Roegen o delle iniziative per la decrescita, la ristrutturazione del sistema energetico planetario dovrà essere connessa con le trasformazioni sociali già in atto in alcune parti del mondo e alla base dell'«economia della solidarietà»: produzione cooperativa, protezione dei beni pubblici, democrazia economica nelle imprese, pianificazione economica dov'è utile e necessaria e reinserimento del mercato nella società

«Le maggiori istituzioni internazionali individuano la crescita come panacea universale di tutti i problemi economici. Ma il riconoscimento dei difetti dell’accumulazione capitalistica è il frutto di un’analisi critica dello scambio metabolico tra società e natura». Sbilinciamoci.info, 25 luglio 2014

La logica dell'accumulazione capitalistica contrasta con l'etica kantiana di un sistema di regole fondato sui limiti imposti all'uomo dal pianeta Terra. «Anche oggi», notava intorno alla metà degli anni '60 Kenneth Boulding, «siamo molto lontani dall'aver effettuato quei cambiamenti morali, politici e psicologici che dovrebbero essere impliciti nella transizione dalla prospettiva del piano illimitato a quella della sfera chiusa». Eppure, c'è chi fa finta di niente e nega che il pianeta Terra abbia alcun limite (...). Dieci anni prima del collasso del sistema finanziario globale, l'economista statunitense Richard A. Easterlin glorificava nel suo libro la Crescita trionfante. Anche oggi, cinque anni dopo l'inizio della crisi finanziaria globale, le principali pubblicazioni di tutte le maggiori istituzioni internazionali come la Banca Mondiale (Bm), Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi), l'Unione Europea (Ue) o l'Ocse individuano la crescita come panacea universale di tutti i problemi economici. In paesi come la Germania o il Brasile l'accelerazione della crescita economica è prevista per legge. Non sono previsti né limiti né alcuna gradualità nella crescita. 

Aziende agricole: “Ci hanno tolto i terreni, ora siamo a rischio”


Aziende Agricole nella Pedemontana Veneta e EXPO: stessa sorte, l'articolo del IlFQ e il video sulla vicenda di una azienda con 450 bovine da latte, bene rappresentano cosa accade in Pedemontana Veneta tra Valle dell'Agno Bassanese e Montebellunese - ottima sintesi per comprendere: da IlFattoQuotidiano
Expo, azienda agricola contro l’evento: “Ci hanno tolto i terreni, ora siamo a rischio”


“Di che alimentazione vogliamo parlare? Di che sostenibilità? Expo ha messo in crisi la nostra azienda agricola”. Non si dà pace Emma Priano, che insieme al fratello porta avanti un’attività di produzione di latte che il nonno avviò oltre 70 anni fa alla cascina Cinci di Arese, a nord ovest di Milano. 

Nell’azienda agricola Olivavengono allevati più di trecento mucche Jersey, il cui latte particolarmente grasso è utilizzato per la produzione di formaggi. Ma due anni fa gran parte dei terreni che l’impresa aveva in affitto non lontano dal sito dell’Expo è stata espropriata per costruire il campo base logistico e per fare passare un tratto delle Vie d’acqua. 

Così, dove prima c’erano campi coltivati a mais per produrre il foraggio per le vacche, oggi sorgono uno accanto all’altro diversi edifici utilizzati dal personale impiegato per la preparazione dell’esposizione universale. “Al posto del foraggio – spiega Priano – alle bovine dobbiamo dare da mangiare i mangimi, che sono particolarmente costosi. 

Così ora la nostra attività è a rischio. Abbiamo dovuto ridurre il numero dei capi allevati e sui due mungitori che avevamo ne è rimasto solo uno”. Inutile l’indennizzo ottenuto, di circa 350mila euro: “Una cifra che non basterebbe per comprare terreni analoghi a quelli che ci hanno portato via, sempre che ce ne fossero di disponibili. 

E poi, se mi togli una stanza di casa, non basta che mi ripaghi la stanza. Perché mi privi di uno spazio che per me è vitale”. Così, mentre Expo promuove temi come l’alimentazione nel mondo, uno dei pochi esempi di attività agricola rimasti alle porte della città ora rischia di chiudere di Luigi Franco

venerdì 1 agosto 2014

«Pedemontana, a rischio finanziario, traffico e ambiente»


Sette gruppi consiliari della Valle dell'Agno da Recoaro Terme a Montecchio Maggiore si sono costituiti in coordinamento tra i consiglieri comunali sul progetto SPV in Valle e lanciano l’allarme. Oltre 90 mila abitanti chiedono garanzie sulla costruzione della Pedemontana. “”Siamo nati dando seguito alla manifestazione del 5 luglio scorso organizzata dai comitati della Valle dell'Agno e del Coordinamento Veneto Pedemontana alternativa che da anni si battono contro l'autostrada SPV””. Sosteniamo i punti lanciati in quella manifestazione:SI FERMI L'OPERA DEI LADRI-TRADITORI, VIA COMMISSARIO E EMERGENZA - In Valle dell’Agno serve solo una bretella di 9Km tra Montecchio Maggiore e Brogliano - L'autostrada c’è già: corre parallela a 10 km dalla valle e si chiama A31Valdastico - per raggiungerla c'è un'opera già costruita e sottoutilizzata: il Tunnel di Valdagno-Schio - Il contratto del Project Financing della Pedemontana Veneta è una truffa: pagheremo pedaggi, interessi bancari e contributi pubblici all'opera per 40 anni.

Il 1° Lotto dall'A4 a alla A31 costerà 750mln di €, come se gli otto comuni interessati dal tracciato (Villaverla, Malo, Castelgomberto, Brogliano, Cornedo Vicentino, Trissino e Montecchio Maggiore), rinunciassero a investimenti equivalenti a 9.375.000 € sui loro territori, in favore di un gruppo di speculatori privati, per questo il comune di Villaverla riteniamo abbia svenduto il suo ricorso.