sabato 30 marzo 2013

RASSEGNA STAMPA

Tre articoli sul Corriere del Veneto, il Mattino di Padova, La Nuova Venezia, e la Tribuna di Treviso, oltre al resoconto di VicenzaPiù.

mercoledì 27 marzo 2013

CONFERENZA STAMPA Comitati Polesani, CAT (Coordinamento Comitati Ambiente e Territorio della Riviera del Brenta e del Miranese), CoVePA (Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa) e Associazione AltroVeneto

I Comitati del Polesine, della Riviera del Brenta e della Pedemontana Veneta, insieme ad Altro Veneto si rivolgono al Consiglio Regionale e chiedono di incontrare nelle prossime settimane i capigruppo di maggioranza e opposizione del Consiglio Regionale, nel merito della Commissione d’Inchiesta che dovrebbe valutare la validità e la correttezza delle modalità di conduzione dei lavori pubblici nel Veneto insistendo che la commissione Regionale sia trasparente ed aperta, per questo chiedono:
  • che tale Commissione lavori in piena trasparenza, rendendo disponibili tutti i documenti relativi al corpo dei contratti delle opere pubbliche, sia in regime di contratto di concessione di servizi tramite finanza di progetto ce in regime di contratto di appalto e che sia aperta alla partecipazione di esperti proposti dal Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni dei cittadini che nei vari territori si sono opposti a varie opere riconducibili a questo sistema di gestione e che, nella maggioranza dei casi, vedono coinvolto il Gruppo Mantovani; 
  • che il Consiglio Regionale chieda alla Giunta regionale di sospendere, fino alla fine del lavoro della Commissione d’Inchiesta, tutti gli iter in essere di opere regionali che prevedano la finanza di progetto e che sia abbandonata questa modalità di promozione, realizzazione e gestione delle opere pubbliche, che costituiscono un debito pubblico mascherato pagato dai cittadini ; 
  • che la Commissione d’Inchiesta affronti e risolva il problema della sovrabbondanza di incarichi all’Ing. Silvano Vernizzi e dell’evidente conflitto d’interesse e di competenze insito nell’essere contemporaneamente Segretario regionale per le Infrastrutture e presidente delle principali Commissioni di Valutazione, C.T.R., VAS, VIA, VinCA, oltre che vice-presidente del NUV e Amministratore Delegato della società controllata Veneto Strade spa. 

martedì 26 marzo 2013

Pedemontana, Zanoni denuncia all'Ue: rischio d'impresa a carico della Regione ovvero dei contribuenti


L'eurodeputato Andrea Zanoni presenta un'interrogazione per chiedere alla Commissione europea l'apertura di un'inchiesta sui termini della concessione dei lavori che prevedono che a pagare in caso di traffico insufficiente sia la Regione.
Sospetta violazione della direttiva Ue sugli appalti pubblici. Ennesimo problema della Pedemontana. La Regione rinunci prima che sia troppo tardi

L'eurodeputato ALDE Andrea Zanoni chiede alla Commissione europea di aprire un'indagine sul corpo del contratto di concessione, progettazione, costruzione e gestione della Superstrada Pedemontana Veneta che potrebbe violare la direttiva 2004/18/CE sulle “procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi” per la clausola che prevede una compensazione economica da parte della Regione Veneto alla ditta costruttrice in caso di volume di traffico, e quindi di pedaggi, insufficiente. “Alla Società Superstrada Pedemontana Veneta S.P.V. è stato fatto un regalo spropositato con i soldi dei cittadini, che si troveranno a pagare  nel caso non ci sia abbastanza traffico, un vero e proprio paradosso”.

La cronaca giudiziaria aprirà il "vaso di Pandora" del sistema Galan? INCONTRO DIBATTITO DEL PD TRA RENZO MAZZARO E CLAUDIO RIZZATO


MONTECCHIO PRECALCINO

 Giovedi' 28 marzo 2013 ore 20:45 centro ricreativo EX Acli - Preara di Montecchio Precalcino

'incontro-dibattito su:

La cronaca giudiziaria aprirà il 
"vaso di Pandora" del sistema Galan?

I PADRONI DEL VENETO
storia di vent'anni di politica veneta 
e dei suoi "affari" 



Renzo Mazzaro
Giornalista e autore del libro

Claudio Rizzato
ex consigliere regionale 

lunedì 25 marzo 2013

ANDREA ZANONI INTERROGA LA COMMISSIONE EUROPEA PER POSSIBILE NUOVA VIOLAZIONE DELLA DIRETTIVA 2004/18/CE IN RELAZIONE ALLA SUPERAUTOSTRADA PEDEMONTANA VENETA


Si fa seguito alle due precedenti interrogazioni P-009842/2011 e E-007368/2012, depositate rispettivamente in data 20.10.2011 e 23.07.2012 in merito alla realizzanda Superstrada Pedemontana Veneta, per sottoporre all’attenzione della Commissione i possibili profili di violazione della direttiva 2004/18/CE relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi che potrebbero caratterizzare la convenzione di concessione di progettazione definitiva ed esecutiva, costruzione e gestione dell’opera del 21.10.2009; convenzione della quale, come riferito nelle precedenti interrogazioni, viene sistematicamente negata copia da parte delle Autorità competenti agli espropriati e ai comitati e associazioni costituitisi a contrasto dell’infrastruttura(1).

martedì 19 marzo 2013

IL""MIRAGGIO"" DEGLI SCONTI FISCALI per salvare le autostrade in project financing in crisi

di Alessandro Arona
Previste 23 nuove tratte per 39 miliardi, solo 6 in cantiere – Sconti fiscali come salvagente ci pensano i concessionari di almeno 6 progetti

Nell'articolo tratto dal settimanale de Il Sole24Ore che si occupa di appalti, opere pubbliche e infrastrutture, propirio alla fine si smantisce la consueta dichiarazione del commissario dimezzato Vernizzi sulle coperture finaziarie dell'opera, ma soprattutto si smentiscono le dichiarazioni dei Dogliani al settimanale ilPunto del 7 febbraio scorso. Infatti si legge che nessuna opera cantierata in Finanza di Progetto ha ancora avuto a far data al 18 marzo 2013 il closing bancario: letteralmente sta scritto ""I cantieri sono a oggi avviati solo su sei delle 23 tratte (Brebemi, Pedemontana Lombarda 1° lotto, Tem, Pedemontana Veneta primi due lotti, Tirrenica prime due tratte), per un valore di circa 8 miliardi, sui 39 programmati. Non una sola delle nuove autostrade in project financing ha ancora fatto il closing bancario, comprese quelle con cantieri in corso (Asti-Cuneo si finanza corporate); nessuna banca ha cioè ancora firmato impegni a lungo termine per prestiti in project financing alle nuove tratte autostradali."" ndr
La ciambella delle agevolazioni fiscali per salvare le autostrade in project financing. Gli sconti previsti dalla legge 183/2011 (articolo 18) sbloccati con le linee guida del 18 gennaio scorso cominciano a essere valutate dagli enti concedenti e dalle società concessionarie come l'unico strumento in grado di salvare le molte operazioni incagliate a causa di un piano economico che non regge più, a causa della crisi bancaria ed economica degli ultimi anni.Saltata l'ipotesi di portare subito al Cipe il progetto da 8,7 miliardi per la Orte-Mestre, tra le grandi opere a caccia di «defiscalizzazione» figurano la Pedemontana Piemonte (da 800 milioni) e il progetto da 2 miliardi per la Tirrenica. 

Ricorsi al TAR, giù le mani dal diritto costituzionale dei cittadini di difendersi dalle norme degli enti amministrativi


L'Eurodeputato Andrea Zanoni critica l'attacco del Governatore del Veneto e del Presidente del TAR del Veneto ai “troppi ricorsi” di cittadini e sindaci e alle “bocciature” del Consiglio di Stato di certe grandi opere. “Inammissibile attacco a un diritto costituzionale dei cittadini. Le istituzioni dovrebbero invece farsi carico di tutte le spese legali per permettere anche ai meno abbienti di esercitare il loro diritto fondamentale ad opporsi

L'eurodeputato Andrea Zanoni critica fermamente quanto affermato dal Presidente del TAR del Veneto, Bruno Amoroso, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario del Tribunale Amministrativo Regionale, che ha condannato “l'inammissibile intervento del Consiglio di Stato sistematicamente contro le decisioni del Tar” in merito ai ricorsi presentati dai cittadini per la costruzione di grandi opere e infrastrutture nella regione. Zanoni: “E' scandaloso che si attacchino i ricorsi di sindaci e comitati che non fanno altro che esprimere il loro diritto sacrosanto di opporsi a un determinato progetto. L'unica cosa inammissibile è l'attacco del Presidente del Tar del Veneto, e con esso del Presidente della Regione, a un diritto dei cittadini garantito dalla Costituzione”. 

sabato 16 marzo 2013

L'ex questore Carmine Damiano nuovo presidente della Mantovani

Tratto da VicenzaPiù on Line Un uomo d'ordine per colmare il disordine e le perdite (azionarie e d'immagine) subite dopo l'arresto di Piergiorgio Baita. La Mantovani spa, società fulcro nell'inchiesta-terremoto per frode fiscale avviata dalla Guardia di finanza e che fa tremare tutto il Veneto, ha deciso di rispondere con le unghie all'effetto sfiducia del momento e di superare il momento di crisi attuale con una mossa strategica.

C'è proprio da chiedersi se i cosiddetti servizi stiano a guardare. Forse gli interessi strategici della legge obiettivo riguardano la mole di contratti di Mantovani. Certo l'anomalia è grande: una società del genere e indagata, che di fatto controlla direttamente e indirettamente il 100% delle infrastrutture venete, è posta sotto il controllo di un poliziotto. 
L'ex Questore di Treviso comunque resta tale e con cose del genere non c'entra nulla. Speriamo che non sia tecnicamente impreparato altrimenti questo sarebbe grave nel ruolo in cui viene inserito in Mantovani. Inoltre vi è da chiedersi perché un poliziotto visto che dal punto di vista economico Mantovani ha chiesto e ottenuto l'approvazione di numerosi Project Financing anche andando oltre le pure regole della cosiddetta economia di mercato e liberistica, violando la dottrina stessa che ha ispirato questo strumento.  
La cosa sarebbe diversa se tecnicamente l'ex Questore di Treviso non sia chiamato ad arginare qualcosa d'altro, ad esempio lo scempio delle regole democratiche che la connivenza affari e politica ha generato. Come sarebbe altra cosa ancora se si dovesse occupare della cospicua e consistente opposizione alla logica che lega banche, imprese, partiti e amministratori, cioè delle opzioni manganellabili, vale a dire di quelli che si oppongono alla logica sottesa alle azioni di Mantovani. ape

sabato 9 marzo 2013

Roma. La Valdastico Nord supera il no trentino

TRATTO DA THIENE ON LINE Un altro pezzettino di strada è stato fatto per la realizzazione della Valdastico Nord. La commissione del Consiglio Superiore dei lavori Pubblicitenutasi a Roma ha deliberato in modo favorevole al proseguimento dell’iter amministrativo per l’approvazione del progetto preliminare dell’autostrada A4 Valdastico che ora, il prossimo 18 marzo, arriverà quindi sul tavolo del CIPE.

giovedì 7 marzo 2013

APPELLO PER LA TRASPARENZA DEL PROJECT FINANCING. VERIFICHE ISPETTIVE AI PARLAMENTARI E ALLA CORTE DEI CONTI


SOTTOSCRIVI L'APPELLO RISPONDENDO A
wwwcovepa@gmail.com

http://www.facebook.com/CovepaVeneto?ref=hl

Appello ai neoeletti nei collegi veneti di Camera e Senato

Le vicende giudiziarie che da alcuni giorni interessano la cosiddetta «galassia Mantovani» sono un monito per tutti. Le importantissime commesse pubbliche riferibili al gruppo industriale veneto debbono farci riflettere non tanto sui risvolti giudiziari, che interessano in primis i magistrati, ma su quelli sociali e politici: soprattutto in considerazione dell'immane peso economico ed ambientale generato da una serie di iniziative rispetto alle quali la finanza di progetto, o project financing, si configura come il punto chiave dell'intera partita sulle infrastrutture venete dei prossimi anni.
In ragione di tutto ciò è necessario che su tutte le iniziative in project financing, che riguardano in toto o in parte la Regione Veneto, venga condotto un ragionamento supplementare in termini di trasparenza. questo può essere portato avanti solo rendendo pubblici tutti i contratti relativi alla finanza di progetto a partire dal maggiore, quello della Spv, sino a scendere verso quelli degli ospedali, per arrivare a quelli di entità minore.
Da pochi giorni in Italia s'è votato per le elezioni politiche. Ai nuovi eletti nei collegi veneti di Camera e Senato chiediamo quindi un impegno assoluto da onorare in tempi certi, affinché le grandissime prerogative di cui godono deputati e senatori siano fatte valere nelle sedi opportune e affinché quei contratti con tutta la documentazione correlata siano resi di dominio pubblico.
Crediamo che la cittadinanza, in parallelo con le istituzioni, possa prendere così atto di eventuali fattispecie positive o negative. Il nostro appello è anche rivolto a tutti gli amministratori locali a partire dal presidente della Regione Veneto sino all'ultimo dei consiglieri comunali. Ma per le prerogative previste dalla Costituzione e dalle leggi vigenti, sono i parlamentari che hanno i maggiori oneri. Ed è a loro che per primi ci rivolgiamo chiedendo loro di accettare questa incombenza.
Per le ragioni che abbiamo esposto chiediamo:
  • che per tutti i Progetti di Finanza, attuati, in corso di attuazione e in corso di approvazione siano resi pubblici i contratti con il loro intero corpo di allegati soprattutto con le partite di vincolo economico e di finanza;
  • che la verifica ispettiva predisposta dal Presidente Zaia escluda i dirigenti e i vertici della macchina amministrativa regionale perché potenzialmente esposti al sistema che coinvolge per prima Veneto Strade, e il suo amministratore delegato Ing. Silvano Vernizzi in quanto vertice della struttura di coordinamento tecnico amministrativa della Regione Veneto;
  • che la verifica delle opere in progetto di finanza, dove è coinvolta la Mantovani, e il controllo dell'operato delle società partecipate o promosse dalla Regione Veneto siano affidate alla Procura della Corte dei Conti del Veneto che ha già avviato verifiche al sistema del Progetto di Finanza e delle infrastrutture venete sul Passante di Mestre e sulla SPV;
  • che alla commissione di inchiesta, qualora il Consiglio Regionale del Veneto voglia avviarne l'istituzione, siano invitati esperti e osservatori indipendenti e indicati dalle reti dei comitati.
Non vanno dimenticati infine il consumo del territorio, lo scalzamento degli strumenti di pianificazione, le valutazioni di impatto ambientale inadeguate, l'assenza sistematica di trasparenza negli appalti e nella gestione dei lavori pubblici che sono le vere emergenze del Veneto e che si basano sul macroscopico conflitto di interessi delle numerose cariche che ricopre l'ing. Silvano Vernizzi.
Bassano del Grappa, 7 marzo 2013

Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa
Comitato Difesa Salute Territorio ValleAgno 2010
Associazione No alla Centrale Montecchio Maggiore
Cittadini Attivi Trissino anch'IO!
COORDINAMENTO 41 RICORRENTI SPV NOV 2010
VENETO SOSTENIBILE
COMITATI MOBILITA’ SOSTENIBILE LORIA ALTIVOLE SAN ZENONE E POVEGLIANO
ASS. ALTROVE ALTRO VENETO
Associazione Parco Delle Rogge Bassano del Grappa
2004 Coordinamento Ambiente
Adone Doni 
Francesco Pancin
CAT Coordinamento Comitati Ambiente e Territorio Riviera del Brenta e Miranese
arch. Massimo Follesa CoVePA
arch. Carlo Costantini Altro Veneto
ing. Alberto Baccega CoVePA
geom. Osvaldo Piccolotto CoVePA
Carlo Crotti
Associazione per la SALVAGUARDIA IDRAULICA del territorio PADOVANO e VENEZIANO
Ecoistituto del Veneto Alex Langer
Movimento dei Consumatori Mestre-Venezia
Comitati riuniti Rifiuti Zero-Riciclo totale Treviso-Venezia
VeneziAmbiente-EcoMuseo della Laguna di Venezia
AmicoAlbero di Mestre
Massimo Marco Rossi operatore televisivo indipendente
Oscar Mancini Altro Veneto
Pietrangelo Pettenò cons. reg. FSI Rif. com.
Lorenzo Feltrin 
Rifondazione Comunista - Federazione Polesana
Francesco Celotto CoVePA
MoVimento 5 Stelle Mestrino
Michele Favaron
Salviamo il Paesaggio Area Ovest Padova
Gilberto Mattiuzzo Housing Solar TV
Mattia Zabeo
MoVimento 5 Stelle Vigonza
Marco Maccis
Associazione Povegliano Pro Ambiente
Giorgio Begliorgio CoVePA
Comitato Decrescita Treviso
Silvano Lazzarin CoVePA
Fabio Brunetto
MoVimento 5 Stelle Asolo
MoVimento 5 Stelle Area Pedemontana
Michele Mazzuccato
WWF Padova
Massimo Scanferle
MoVimento 5 Stelle Cadoneghe
Vincenzo Pellegrino
Comitato Diritto alla Città Rovigo
Antonella Zarantonello Lonigo VI
Francesco Cecchini Montebelluna TV
Rete Polesana dei Comitati
Beppe Caccia cons.com. Venezia
Franca Scalzotto Castelgomberto VI
Giovanni Scotton Mussolente
Lino Liut Mussolente
Matilde Cortese CoVePA
Attilio Gomitolo Malo
Flavia Tovo Brogliano
Fabio Ferretto
Giovanna Golo
Fabio Cavedon
Movimento Salvaguardia Ambiente Marano Vicentino
Mauro Beraldin già Presidente del C.C., Ass. Urbanistica di Bassano del Grappa
Gino Zanni CGIL Veneto
Natalie Fornasiero
Comitato Vigonovese "Antonio Canova" Vigonovo (Ve)
Don Albino Bizzotto
Beati Costruttori di Pace
Comitato Valsugana a Romano
MoVimento 5 Stelle Bassano del Grappa
Adriano Zanolla
Centro politico-culturale "Romano Carotti" di Bassano del Grappa
Comitato NO GASSIFICATORE Cassola VI


martedì 5 marzo 2013

Costantini (AltroVe): “Controllo pubblico e trasparenza su appalti”

TRATTO DA LA NUOVA VICENZA ON LINE
Giulio Todescan il 05 mar 2013.

«Le persone che per prime mi parlarono dell’idea di un rigassificatore da realizzare davanti alle coste del Polesine sono state Gianni Magnan e l’ing. Vittorio Altieri». 20 ottobre 2009, l’allora “doge” del Veneto Giancarlo Galan pronuncia queste parole a Porto Levante, Rovigo, nel giorno dell’inaugurazione del più grande rigassificatore d’Europa. Ma ha sede a Thiene lo studio Altieri, a cui è legata la pidiellina ed ex socialista Lia Sartori (era compagna dello scomparso patriarca Vittorio), e che insieme a Mantovani spa è uno dei punti fermi del cosiddetto “sistema Galan”. Uno spregiudicato modello economico basato sulle intese fra potere politico (Regione Veneto) e imprese private, basato in gran parte sul project financing. Un mondo su cui da tempo indaga la magistratura di Venezia, che il 28 febbraio ha dato fatto arrestare per frode fiscale il potentissimo Piergiorgio Baita, presidente di Mantovani spa, e Claudia Minutillo, ad di Adria Infrastrutture ed ex segretaria di Galan. Un mondo che Carlo Costantini, architetto e attivista polesano della rete dei comitati veneti contro le “grandi opere” AltroVe, segue e descrive da molto tempo.

domenica 3 marzo 2013

LA PEDEMONTANA LOMBARDA RISCHIA LO STOP DEFINITIVO. FINITI I SOLDI

TRATTO DA LETTERA 43 ON LINE Mancano i fondi, in crisi i cantieri del Varesotto. E le tratte della Brianza rischiano di non vedere mai la luce.di Simone Morano
La Pedemontana rischia di trasformarsi in un incubo per la Lombardia. L’autostrada 
La Pedemontana rischia di trasformarsi in un incubo per la Lombardia. L’autostrada che dovrà (ma forse sarebbe meglio dire dovrebbe, a questo punto) collegare gli aeroporti di Malpensa e Orio al Serio, e che nelle intenzioni avrebbe dovuto essere completata per l’Expo del 2015, non solo viaggia con almeno due anni di ritardo, ma addirittura rischia uno stop definitivo causa carenza di fondi: una mancanza di decine di milioni di euro che potrebbe bloccare i cantieri in maniera irrevocabile.