venerdì 13 gennaio 2017

MAMMA LI TURCHI IN PEDEMONTANA VENETA! i senatori Mario Dalla Tor e Franco Conte interrogano Del Rio

Dopo l'harem di Vernizzi, i sultani piemontesi Dogliani muovono i giannizzeri? Mamma li turchi!
Trombe e tamburi dei  senatori di Area popolare Ncd-Centristi per l’Italia, Mario Dalla Tor e Franco Conte, in un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti
(CLICCA PER LEGGERE IL POST DI AGENPARL) – Roma, 11 gen 2017 – Quali azioni intende mettere in campo il Governo per “risolvere i sicuri rallentamenti che si verificheranno nell’iter di approvazione del progetto della Superstrada Pedemontana Veneta, dopo il mancato rinnovo dello stato di emergenza e quindi della conseguente cessazione delle attività del Commissario delegato?”. Lo chiedono i senatori di Area popolare Ncd-Centristi per l’Italia, Mario Dalla Tor e Franco Conte, in un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti.
“Mentre con la gestione commissariale – spiegano i senatori – era sufficiente per l’approvazione di tali progetti un decreto del Commissario, con la gestione ordinaria, seguita dalla Regione del Veneto, tutti i singoli progetti dovranno essere approvati dal CIPE con ritardo nei tempi di esecuzione dell’opera consistente, tenuto conto che ogni progetto per essere approvato dal CIPE necessita dall’avvio dell’iter approvativo, di almeno otto-dodici mesi”. “Sempre sulla Pedemontana Veneta – proseguono i senatori Dalla Tor e Conte- è ormai da luglio che si assiste al balletto inutile di riunioni tra Regione del Veneto, Ministero delle Infrastrutture, Cassa Depositi e Prestiti spa, BEI e Concessionario per trovare un’intesa sui volumi di traffico dopo lo studio effettuato da CDP spa che ipotizza sulla Pedemontana a regime un traffico di una provinciale di secondo livello”. I senatori di Ap concludono chiedendo al Governo “come intenda agire nei confronti di CDP spa, banca controllata dal Governo stesso, perché abbia fine questo palleggiamento tra CDP e Regione del Veneto e possa essere emesso il bond per consentire l’ultimazione dell’opera più importante in fase di costruzione nel Paese”.

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