lunedì 7 marzo 2016

A BROGLIANO INCONTRO CON GLI AUTORI DI STRADE MORTE.MASSIMO FOLLESA E MARCO MILIONI DIALOGANO SUL NODO DELLA SPV E DEL SUO CASELLO NELLA VALLE DELL'AGNO CON IL CONSIGLIERE MARIO BARBIERI

A Brogliano l'11 marzo alle ore 20.30 presso la saletta del campo sportivo in via Gen. Tomba, dopo che a Roma la Corte dei Conti il 21.12.2015 ha reso pubblica la relazione della sezione centrale di controllo, parleremo dell'indagine sulla Pedemontana Veneta. I cittadini tramite i comitati presenti sono intervenuti in dissonanza dall'ammucchiata di sindaci che si sono qualificati come orpelli decorativi e corollari di Vernizzi, commissario di SPV e Dogliani, Presidente di SIS.
Con il consigliere di opposizione Mario Barbieri, gli autori di STRADE MORTE Marco Milioni e Massimo Follesa si confronteranno su:
- Il piagnisteo dei sindaci presenti, veri becchini del territorio, che ha chiesto la realizzazione delle opere complanari, mettendo in difficoltà l'ass. De Berti che ha dovuto ammettere che tali opere sono fuori dalle opere finanziate dal contratto di concessione. Mancano infatti nel complesso almeno 300 mln€ tra i quali oltre 100mln per i  21 km tra Mussolente e Castelfranco e i 6 km dello snodo di Breganze attorno alla Laverda e alla Diesel, come pure la dozzina di tratti di raccordo stradali attorno ai caselli che potrebbero ammontare come quello di Castelgomberto a 12 mln€. A questi si aggiungono i 164 mln€ che la Regione Veneto ha chiesto di inserire nella cosiddetta Legge Obiettivo con la DGRV n. 159 del 13 febbraio 2015 avente per oggetto: “Programma Infrastrutture Strategiche. XII° Allegato infrastrutture. Approvazione dell'elenco aggiornato delle opere infrastrutturali ritenute strategiche ed indifferibili per la Regione del Veneto. L. 21 dicembre 2001, n. 443”, pubblicato su BUR Veneto n. 21 del 3 marzo 2015. L’allegato 2 riguarda gli interventi da inserire nei quali spiccano i 164 mln€  per la viabilità di raccordo della SPV.

- La mancanza di fondi privati, che sarà coperta con un ardita operazione finanziaria internazionale. Dogliani ha dovuto argomentare il dettaglio dei costi delle capitalizzazioni con i ProjectBond, che è la condizione indispensabile per far proseguire la SPV.  Ma ha dimenticato di dire che prima dovrà ottenere le coperture richieste alla Commissione Europea dove la SPV è stata candidata a ricevere garanzie fina a 1.300 mlne tramite la BEI e il FEI. Operazione che non sarà facile ottenere, soprattutto entro il primo quadrimestre 2016. La tempistica è dunque allungata e siamo alle solite storielle, i fondi europei di garanzia sono fondi pubblici. È improrogabile la verifica del contratto che è evidente un contratto di concessione finanziato con fondi pubblici.


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