martedì 29 dicembre 2015

«Gli imprenditori innovino, anziché lamentarsi» La lettura controcorrente di Mancini (ex Cgil): «la classe dirigente economica in realtà é conservatrice e attaccata al pubblico. Vedi project e Mose»

Interessante articolo di M.Milioni che su VVox intervistasta Oscar mancini riguardo algli imprenditori veneti e al recente sondaggio della fondazione nord-est che mette in luce le lororo capacità e opininioni riguardo al futuro. apperendo condivisibile nel merito della critica che Oscar rivolge alla principale delle categorie economiche la pubblichiamo nel nostro blog.
La Fondazione Nordest squaderna un sondaggio in cui fa il punto sulla percezione della società da parte di chi guida le sorti dell’industria veneta. Ne viene fuori uno spaccato in cui gli avversari tradizionali del comparto produttivo vengono identificati nel fisco e nella burocrazia. Oscar Mancini (in foto, qui la versione estesa dell’intervista), un passato da alto dirigente sindacale della Cgil veneta, un presente da assessore all’ambiente nel Comune di Mogliano, e soprattutto una vita spesa a studiare i temi dell’urbanistica, del lavoro e dell’economia, parla di una classe imprenditoriale che individua «un falso bersaglio» per spostare il dibattito pubblico in un ambito meno problematico per le imprese. E lancia una sfida a queste ultime e alla politica ad impegnarsi «in ricerca ed innovazione» in modo che si possa concretizzare quel cambio di passo invocato da anni, e che mai si concretizza.

lunedì 28 dicembre 2015

BUON NATALE E BUON NUOVO ANNO

Un po' in ritardo ma ancora in tepo per augurate un buon anno a quanti si aspettano nuovi regali per la Pedemontana Veneta, abbiamo addobbato il nostro albero con i "personaggetti" di questo Natale 2015. Quelli che sono corsi di nuovo in questo anno in soccorso di un'opera che sotto l'albero ha trovato alcuni regali importatnti e decisivi: l'intervento del Autorità Nazionale Anticorruzione, di cui stiamo aspettando gli esisti visto dal 14 ottobre sono scaduti i termini di 6 mesi che si era data per l'inchiesta sulla SPV e sul commissario; 
la relazione del Cons. Mezzera della Corte dei Conti che con l'autorità generale di controllo sulla pubblica amministrazione si appresta a concludere l'indagine avviata ad inizio del 2015, e i cui esisti sono stati in parte anticipati nell'audizione delle parti del 21/12/2015; 
4 nuovi ricorsi presso il Consiglio di Stato tesi a ribadire le prime due sentenze del TAR Lazio emesse nel dicembre 2011 e nel bebbraio 2012, ma soprattutto per ottenere ragione della grave illogicità delle recenti sentenze che hanno salvato il commissario, ripetendo a pappagallo l'ultima memoria della Regione Veneto, fatto gravissimo e destabilizzante per l'autonomia della magistratura e di cui chiederemo conto al CSM;
infine lo schema dei project bond della Pedemontana Veneta, una vera e propria sorpresa sotto al nostro albero, che speriamo non si trasformi nel regalo dello schema John Law o meglio noto come schema Mississippi (https://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_di_Law), la vera prima bolla finanziaria esplosa sulla affidabilità delle note bancarie emesse per lo sfruttamneto della Louisiana francese fallito su tutta la linea e comprata a aquattro lire dai nascenti Stati Uniti. Sarà forse questo il destino che aspetta la SPV? Sperando che questi non siano solo Pacchi Buon Nuovo 2016.

giovedì 17 dicembre 2015

IL COVEPA VA A ROMA A DETTAGLIARE IL QUADRO DELLA TRUFFA E DEL FALSO DI PEDEMONTANA VENETA


Lunedì 21 dicembre 2015 il CoVePA con una delegazione sarà presente a Roma presso la sede della Corte dei Conti dove si svolgerà l'udienza in relazione all'inchiesta sulla Pedemontana Veneta. Saremo presenti poiché siamo stati invitati a partecipare all'udienza. La nostra delegazione ha chiesto di poter intervenire inviando una relazione che integri quanto emerge dalla nutrita e dettagliata relazione del Procuratore Mezzera. Saranno presenti Matilde Cortese, Massimo Follesa ed Elvio Gatto accompagnati da alcuni attivisti, potremmo esporre i nostri striscioni che ricordano la truffa ai danni dello stato e le falsità commesse da chi ha voluto questa Pedemontana Veneta con una emergenza al di fuori della legge, creando una vera emergenza economica, ambientale e democratica. Andremo a dettagliare questo a partire dalla finta approvazione del progetto esecutivo che ha fatto incassare 370 mln di € del governo.
L'atto fondamentale di questo capitolo sarà la sentenza che emetterà la Corte, alla quale chiediamo di tenere conto di alcune fattispecie penali riguardanti gli attori principali della commedia SPV. Non possiamo fare a meno di ricordare i passaggi dolenti dell'approvazione del progetto esecutivo nel dicembre del 2013. A due anni di distanza ha ormai collezionato oltre una decina di varianti, dimostrando che quel progetto esecutivo fu approvato per finta, fatto solo per ottenere 370 mln di € in pronta cassa. E' ormai evidente perchè fino ad ora assistito a continue varianti. 

venerdì 11 dicembre 2015

TAEPILE rilancia sulla Spv con il dossier esplosivo della Corte dei conti: Vernizzi sulla graticola, due sberle alla SIS e una pettinata all'impomatato Zaia


Marco Milioni su TAEPILE pubblica i contenuti della relazione della Corte dei Conti sulla SPV. «I controlli dei ministeri competenti e della Regione Veneto risultano assenti» e appare incerta «la sostenibilità finanziaria dell'opera» il cui costo è cresciuto ormai sino a tre miliardi di euro. «La convenzione con il concessionario» il consorzio Sis-Spv presenta condizioni di notevole convenienza per il privato; genera «l'alea un potenziale debito pubblico occulto sulla Regione dal momento che il rischio di mercato «risulta sbilanciato a sfavore della parte pubblica».

Sono questi alcuni dei passaggi salienti con cui la Corte dei Conti a Roma, ovvero la «Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato» mette sulla graticola la Pedemontana Veneta nonché l'operato del suo commissario straordinario, l'ingegnere rodigino Silvano Vernizzi. Il documento, un vero e proprio dossier esplosivo di 161 pagine, ricche di grafici, analisi economiche e giuridiche è firmato dal responsabile della sezione, Antonio Mezzera, il magistrato che a suon di carte bollate da mesi sta duellando a distanza non solo con Vernizzi ma anche con i funzionari della regione e con molte amministrazioni locali, che su Spv avrebbero tenuto un comportamento ambiguo. Scopo della relazione di Mezzera, questo è il compito che gli assegna il suo ufficio, è quello di fare luce sugli aspetti economico-giuridici per segnalare eventuali anomalie ed incongruità.

giovedì 10 dicembre 2015

Pedemontana Veneta. Zanoni (PD): Finalmente si fa chiarezza: il 21 dicembre relazione impietosa della Corte dei conti

(Arv) Venezia 10 dic. 2015 -    “Finalmente, dopo due anni di indagini e di innumerevoli richieste di dati, la Corte dei Conti ha convocato a Roma per il prossimo 21 dicembre, a collegi congiunti, tutte le autorità coinvolte nel progetto della superstrada Pedemontana Veneta: sono convocati la Regione Veneto e Veneto Strade, oltre a ministeri, una quarantina di Comuni, ed una serie di associazioni”.
A dirlo il consigliere regionale del Pd, Andrea Zanoni. “In quell’occasione il giudice Antonio Mezzera illustrerà una relazione di ben 158 pagine, corredata da una quarantina di tabelle con numeri e dati. Finalmente verrà fatta chiarezza sui troppi lati oscuri di questo progetto di superstrada a pedaggio che fin dal 2011 denunciai alla Commissione Europea. I contenuti della relazione, di cui sono in possesso, sono impietosi: dalle critiche sul commissariamento e sui costi ad esso connessi, fino alla questione dell’accentramento dei poteri decisionali che ha privato enti locali e cittadini della possibilità di una seria condivisione e di un serio confronto sulle decisioni relative ad aspetti ambientali, tecnici ed economici”.
L’esponente democratico evidenzia ancora che “anche sulla progettazione, la relazione parla di carenze e sui costi si dice che si è partiti da una cifra inferiore al miliardo per arrivare a tre. Rilievi sono stati inoltre fatti sulla convenzione economica, per troppo tempo tenuta secretata e portata alla luce dal sottoscritto nel 2014. Altro lato dolente i controlli, ritenuti molto modesti e senza la dovuta, rigorosa, attività di vigilanza che un’opera del genere richiederebbe”.
“Infine – conclude Zanoni - gli espropri: è stato evidenziato che procedono troppo a rilento, come ho denunciato ancora ad agosto con una mia interrogazione alla Giunta regionale. Mancano dunque 10 giorni a questo momento di verità di grande importanza. Un momento di trasparenza su questa grande opera che rischia di fare la fine delle BRE-BE-MI, ovvero di diventare accessibile a pochi a causa degli alti costi di pedaggio”.