martedì 5 maggio 2015

I compagnucci vicentini di Zanoni

Domani sera 6 maggio Andrea Zanoni e l'uomo di Renzi, Diego Marchioro, il sindaco dell'inceniritorie di pollina per sbaglio a Torri di Q.lo, saranno a Montecchio a spiegarci quanto ci costa la SPV. 
A oltre un anno dalla consegna nelle mani di Andrea del contratto di Concessione e del Piano Economico Finanziario di SPV, il PD ne saprà fare uno strumento serio di analisi o ci racconteranno quello che va dicendo la Moretti sulla SPV: non si può fermare perchè è gia finanziata! Speriamo che finalmente quancuno, in quel partito, abbia compreso che a mancare sono proprio i soldi degli investitori bancari. Gli unici finanziamenti certi sono quelli pubblici per oltre 1 mld di €. Le nostre sembrerebbero delle farneticazioni se non fossero confermate dalle carte e dalle dichiarazioni dei Dogliani e del Commissario Vernizzi, che ammettono 614 mln di € publici, ma tacciono sulla consistenza dei finanziamenti privati e sui 436 mln di € per mancato traffico: e qui in Veneto i miracoli con le macchine non si fanno ancora e ci dobbiamo aspettare il flop di pedaggi di Brebemi e Pedemontana Lombarda. 
Da settimane appaionio nella stampa vicentina i lamenti del commissario di SPV per le attenzioni del responsabile dell'anticorruzione e della Corte dei Conti.  Non sono trascorsi che pochi giorni che è intervenuto in suo soccorso un terzetto su cui avremmo voluto sospendere il giudizio, ma non possiamo. 
Un'abile operazione di marketing politico, ma sappiamo che il marketing ha il compito di rivoltare le frittate, consente a Crimì (PD), Marchioro (PD) e Zanoni (PD),  nella lettera apparsa nel GdiVI il 17/04/15 , di invocare chiarezza e condivisione delle scelte per la SPV! Adesso che i carri armati della SPV lavorano nei campi senza averli pagati, questi tre invocano il brodino caldo e la vasellina per lenire le sberle che stanno tirando Corte dei Conti e Autorità Anti Corruzione. E' preoccupante quanto viene sostenuto dai 3 esponenti del partito democratico: il commissario e l'emergenza sarebbero responsabilità tutta di Zaia che non vuole eliminarli anche se Renzi lo ha chiesto con il cuore. 
Ma figuriamoci il presidente Renzi che lecca il culo a Zaia per togliere il commissario di SPV! Da queste dichiarazioni emerge soprattutto l'incompetenza dei due a cui Andrea Zanoni ha evidentemente deciso di allinearsi: 1° il commissario e l'emergenza sono atti esclusivi del Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi; 2° da atti precisi del PD (approvazione deroga Vernizzi art.6 ter 07/2012 e proroga emergenza del 12/2014) dipende la continuazione di una emergenza inesistente e di un commissario dimezzato da due sentenze TAR Lazio; 3° dispiace notare la copertura che essi di fatto offrono all'ing. Vernizzi e a quanto ha fatto Incalza per la SPV da capo dell'unità di missione grandi opere. 
L'approvazione e l'avvallo ministeriale di un progetto esecutivo lacunoso ha sanato il contratto di Concessione aggiunto nel 12/2013, un contratto che viola la nuova DIRETTIVA 2014/23/UE del 26 febbraio 2014, costituendosi come contratto di appalto mascherato e che grazie alle fatiche di Ercole non si applicherebbe alla SPV. Dispiace notare che un così competente ex eurodeputato pesti una merda di cane del genere, ma da animalista forse ha fatto il calcolo che gli conveniva.

Nessun commento:

Posta un commento

TU COMMENTI NOI MODERIAMO