sabato 25 ottobre 2014

RIVERISCO CAPITANO GIBILISCO

Feluca da Ufficiale
www.carabimieri.it
Martedì 21/10 ad Altivole il CoVePA ha manifestato ordinatamente contro ZATTILA E I SUOI UNNI 
Un'ora e mezza prima dell'inizio della manifestazione un nostro militante è stato colpito da un provvedimento di arresto per presunta violenza aggravata perché contro un pubblico ufficiale. Mercoledì è stato colpito da una ischemia cardiaca ora è in osservazione a Castelfranco a lui va tutto il sostegno del CoVePA. 
Dai fatti che lo hanno coinvolto, emergerebbe il contraddittorio comportamento delle forze dell'ordine.
Al Comandante Gibilisco (il Capitano della Compagnia di Castelfranco) protagonista dei fatti di martedì va il nostro ""RIVERISCO"" di veneti, lui forse ci vorrebbe ossequiosi (come arlecchino) sebbene violentati, espropriati e sbeffeggiati dai padroni del Veneto che è chiamato a proteggere. Continua, anche dopo questi fatti, il silenzio del M5S di Treviso che sulla SPVsi allinea al comportamento di tutti gli altri! 
Dopo i fatti di martedì 21/10 ad Altivole dove abbiamo manifestato ordinatamente contro ZATTILA E I SUOI UNNI, fatti che un'ora e mezza prima dell'inizio della manifestazione hanno interessato un nostro militante colpito da un provvedimento di arresto perché non avrebbe rispettato l'alt imposto al suo trattore e agli altri tre che lo seguivano, per arrivare al luogo di concentramento della manifestazione (ma di questo non  ve ne è traccia precisa, speriamo nei documenti in possesso del suo avvocato - secondo la stampa si tratta di una presunta violenza aggravata perché contro un pubblico ufficiale) esprimiamo solidarietà a lui e alla famiglia.

Nella notte di mercoledì però la situazione si è aggravata ed è stato colpito da una ischemia cardiaca ora è in osservazione a Castelfranco. Rinnoviamo la solidarietà e auguriamo a Marino e al suo cuore matto di riprendersi, siamo sicuri che ogni cosa sarà chiarita in breve tempo. I fatti dimostrano l'esatto contrario di quanto affermato da alcune testate giornalistiche che hanno ripreso pari pari la dettatura di certi ufficiali. A noi rusulta evidente il contraddittorio comportamento delle forze dell'ordine quando, 50 mt. prima dell'assalto al trattore di Marino, gli addetti al posto di blocco sulla provinciale lo avevano autorizzato a passare per unirsi al resto dei manifestanti in fase di riunione in via Kennedy a Caselle.

Al Capitano Gibilisco va il nostro ""RIVERISCO"" di veneti, così lui forse ci vorrebbe ossequiosi sebbene violentati, espropriati e sbeffeggiati dai padroni del Veneto che è chiamato a proteggere: speriamo in un moto delle coscienze dei molti chiamati a svolgere un lavoro come il suo ma ingrato e che continuiamo a rispettare. Vogliamo difendere le nostre case e stalle, con gli strumenti istituzionali e della democrazia, da una chiara ed evidente ingiustizia come già ci hanno detto due sentenze del TAR LAZIO e che forse ci confermerà la Corte Costituzionale.

La questione per i beoti che non vogliono comprendere è tutta nella vicenda di una stampa che, anche nei fatti di Altivole come in altri, mette in evidenza notizie false e destituite di ogni fondamento e che contribuiscono al silenzio su SPV e al suo sacco del territorio. Per quanto a Treviso ci voglia una strada, ma non certo quella degli Zattila, Galan, Chisso, Sartori, e Baita con soci, il CoVePA sta considerando azioni concrete su sindaci silenti, parlamentari assenti e investigatori conniventi appartenenti a tutti gli schieramenti. Fanno più male i silenzi di chi si dichiara a parole vicino a noi. Con certi atti della pubblica insicurezza fanno coppia gli ""strani"" silenzi dei griillini trevisani sulla SPV. A riprova di ciò è l'assenza martedì ad Altivole del M5S alla manifestazione, ma soprattutto l'assenza di solidarietà del Movimento a 72 ore dal fermo di polizia di un espropriato e ricorrente senza che nessuno ancora sappia i motivi. Quello che hanno fatto il Capitano Gibilisco di Castelfranco e il pm di Treviso meriterebbe una interrogazione parlamentare, soprattutto dopo il principio di infarto che ha colpito il nostro sostenitore posto agli arresti ma martedì, mercoledì e giovedì erano assenti i militanti e i parlamentari trevigiani del M5S.

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