martedì 31 dicembre 2013

Vernizzi ha deciso di lasciare le Infrastrutture e la Regione

Si lo vedete un po' sfocato, ingigantito dal falso piano, perchè secondo il GdiVI di oggi 31/12/13 se ne starebbe andando da alcune delle sue poltrone. Molla la direzione infrastrutture e la carega alla Regione, ma non la stanza dei bottoni a Veneto Strade. Forse deve spiegare qualcosina sul suo assetto finanziario. Rimane ovviamente commissario per SPV e vice della Serracchiani per l'A4Ve-Ts: nel primo dei casi stiamo lavorando perché lo sia ancora per poco. Il drago-superautostrada ha solo perso un braccio, è ferito e gli mancano parte dei suoi miliardi ma chi lo alimenta e lo sostiene è ancora in sella sulla sua groppa! (ndr)
Silvano Vernizzi non è più il deus ex machina del settore Infrastrutture di Palazzo Balbi. Il dirigente regionale, infatti, qualche giorno fa ha preso la decisione di lasciare l´incarico che ha rivestito per anni e diventare il direttore generale di Veneto Strade. Ma quello di Silvano Vernizzi è solo uno degli oltre 80 nomi che ieri, a vario titolo e in diversa misura, sono stati protagonisti del rimpasto amministrativo regionale varato dalla giunta-Zaia nel corso della sua ultima seduta del 2013. Oltre alle Infrastrutture altre due macro aree erano interessate alla conferma (o meno) dei dirigenti responsabili; si trattava della Sanità e del settore Bilancio. A dirigere il comparto sanitario veneto rimarrà Domenico Mantoan. Un´altra conferma è poi quella di Mauro Trapani che resta al timone dell´area Bilancio dell´assessore Roberto Ciambetti. La giunta ha poi approvato anche il nuovo step nel processo di razionalizzazione e dismissione delle quote di partecipazione diretta, operando sostanzialmente su tre piani: accorpamento per fusione, cessione, messa in liquidazione. Sono undici le società coinvolte dai provvedimenti. A cominciare da dalla spa Terme di Recoaro e dall´Immobiliare Marco Polo srl: entrambe sono destinate alla fusione in unico soggetto insieme alla Società Veneziana Edilizia Canalgrande.

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