domenica 7 aprile 2013

Covepa, Cat, Rete polesana dei comitati per l'ambiente ed AltroVe giovedì in consiglio regionale. Follesa: continueremo a combattere

Il primo e probabilmente già ultimo passo. Giovedì alle ore 13, nell'intervallo dei lavori consiliari, la delegazione di Rete dei comitati (capeggiati da Covepa, Cat ed AltroVe) sarà ricevuta a Palazzo Ferro Fini dal presidente del consiglio regionale Ruffato e da tutti i capigruppo. L'occasione sarà sfruttata per discutere i quattro punti che l'unione dei comitati aveva già ribadito circa due settimane fa in una conferenza stampa congiunta.
Tutti quanti relativi alla commissione d'inchiesta istituita per indagare sullo scandalo Mantovani e sul sistema di project financing: trasparenza dei lavori, apertura pubblica, sospensione di tutti i lavori in finanza di progetto e presa di posizione sull'elevato numero di incarichi dell'ingegner Silvano Vernizzi. Probabilmente i capigruppo di minoranza sosterranno con vigore i comitati, ma è quasi certo che l'intera discussione porterà allo scoppio di una bolla di sapone. Primo passo e tutto come prima, anzi peggio di prima. È lo stesso Massimo Follesa, portavoce di Covepa, a mostrare enorme disincato alla vigilia dell'appuntamento con il consiglio regionale: "Abbiamo poca, pochissima fiducia. Da statuto, la commissione d'inchiesta avrà il vincolo della segretezza e questo fa praticamente saltare tre dei quattro punti sui quali stiamo combattendo. Noi vorremmo un documento pubblico, noi vorremmo che la Commissione possa essere in grado di lavorare pubblicamente e di ascoltare anche i nostri esperti che sul territorio hanno già denunciato tante anomalie nel campo delle infrastrutture ed in quello della finanza di progetto". C'è ben poco da sperare secondo Follesa: "Il consiglio avrebbe la facoltà di superare il vincolo di segretezza, ma dubito che si abbia la volontà di farlo. Chiederemo pure che la commissione d'inchiesta non si limiti a fare una tiratina d'orecchie alla Mantovani, ma affronti in profondità la questione del project financing, che crea debiti occulti e cattive relazioni tra politica ed affari. Il consiglio ha la facoltà di chiedere alla giunta di procedere in maniera cauta sui progetti di finanza, ma difficilmente s'arriverà ad una risoluzione. È di pochi giorni fa la notizia che l'ospedale di Padova sarà finanziato con le stesse modalità per una cifra superiore ai 600 milioni di euro". Il disincanto non equivale a rassegnazione per i comitati, in maniera particolare per il Covepa che continua a combattere per fare chiarezza sul progetto della Pedemontana: "Il presidente dell'Ance Veneto - spiega Follesa - ha dichiarato che il privato ha messo in campo risorse finanziarie. A noi risulta invece che già a partire dall'accordo del 2006 sui due cantieri avviati si utilizzano quasi esclusivamente fondi pubblici. Abbiamo chiesto accesso per le copie delle fideiussioni a garanzia, ma la risposta di Vernizzi è stata negativa". L'unione allora farà la forza: Covepa, Cat ed AltroVe tireranno il gruppone di circa quindici comitati per non mollare la presa. "Dopo giovedì - conclude Follesa - istituiremo un raggruppamento tecnico per raccogliere documentazione da mettere eventualmente a disposizione della commissione d'inchiesta. Lavoro che ci auguriamo di concludere al massimo entro due mesi per stilare un dossier il più dettagliato possibile. Il nostro percorso non s'interrompe: faremo convegni, organizzeremo incontri e molto probabilmente una grande manifestazione. Vogliamo lavorare sulla coscienza comune perché attraverso la trasformazione del territorio si sta modificando pure il tessuto sociale del Veneto".

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