martedì 19 marzo 2013

Ricorsi al TAR, giù le mani dal diritto costituzionale dei cittadini di difendersi dalle norme degli enti amministrativi


L'Eurodeputato Andrea Zanoni critica l'attacco del Governatore del Veneto e del Presidente del TAR del Veneto ai “troppi ricorsi” di cittadini e sindaci e alle “bocciature” del Consiglio di Stato di certe grandi opere. “Inammissibile attacco a un diritto costituzionale dei cittadini. Le istituzioni dovrebbero invece farsi carico di tutte le spese legali per permettere anche ai meno abbienti di esercitare il loro diritto fondamentale ad opporsi

L'eurodeputato Andrea Zanoni critica fermamente quanto affermato dal Presidente del TAR del Veneto, Bruno Amoroso, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario del Tribunale Amministrativo Regionale, che ha condannato “l'inammissibile intervento del Consiglio di Stato sistematicamente contro le decisioni del Tar” in merito ai ricorsi presentati dai cittadini per la costruzione di grandi opere e infrastrutture nella regione. Zanoni: “E' scandaloso che si attacchino i ricorsi di sindaci e comitati che non fanno altro che esprimere il loro diritto sacrosanto di opporsi a un determinato progetto. L'unica cosa inammissibile è l'attacco del Presidente del Tar del Veneto, e con esso del Presidente della Regione, a un diritto dei cittadini garantito dalla Costituzione”. 

Sotto accusa le parole di Amoroso e del Governatore del Veneto Luca Zaia che hanno criticato i troppi ricorsi dei cittadini veneti che si oppongono a grandi progetti con un forte impatto sul territorio e che sarebbero, secondo loro, da un lato colpevoli dei ritardi nella realizzazione di queste opere e dall'altro di ingenti spese legali da parte della Regione.

Se Zaia non vuole vedere una pioggia di ricorsi, allora faccia le cose nel rispetto della legge nazionale ed europea – incalza Zanoni – Se il Consiglio di Stato accoglie dei ricorsi vuol dire che qualcuno ha sbagliato ed è un diritto e dovere dei cittadini chiedere giustizia contro sentenze del TAR e delibere regionali che non sono in linea con la legge”. 

Zaia ormai lo conosciamo, ma è disdicevole che il Presidente del TAR del Veneto dia giudizi politici – continua l'Eurodeputato – Invece che scagliarsi contro il Consiglio di Stato che boccia le sentenze del TAR, dovrebbe preoccuparsi del perché il tribunale che presiede dia l’ok a certi progetti, ad esempio di certi centri di trattamenti rifiuti come la Mestrinaro di Zero Branco in provincia di Treviso, che non sono a norma e per cui vengono bocciati dal Consiglio di Stato”.

Trovo poi scandaloso che Zaia proponga di far pagare ai cittadini che perdessero un determinato ricorso oltre le spese legali, tra l'altro già altissime, anche il danno erariale per il ritardo a un determinato progetto – prosegue Zanoni – Anzi, a questo proposito, una società civile farebbe in modo che non siano i cittadini o i sindaci di piccoli comuni a dover sostenere le spese legali di un ricorso affinché chiunque, anche i piccoli comitati che Zaia evidentemente non sopporta, possano esprimere democraticamente il loro dissenso”.

Infine tengo a precisare che in democrazia il potere politico è sempre soggetto al controllo di chi lo legittima, ovvero i cittadini. Sicuramente per certe amministrazioni sarebbe più comodo avere dei sudditi invece che dei cittadini, ma fortunatamente non è il caso del Veneto”, conclude l'eurodeputato.

Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni

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