sabato 16 marzo 2013

L'ex questore Carmine Damiano nuovo presidente della Mantovani

Tratto da VicenzaPiù on Line Un uomo d'ordine per colmare il disordine e le perdite (azionarie e d'immagine) subite dopo l'arresto di Piergiorgio Baita. La Mantovani spa, società fulcro nell'inchiesta-terremoto per frode fiscale avviata dalla Guardia di finanza e che fa tremare tutto il Veneto, ha deciso di rispondere con le unghie all'effetto sfiducia del momento e di superare il momento di crisi attuale con una mossa strategica.

C'è proprio da chiedersi se i cosiddetti servizi stiano a guardare. Forse gli interessi strategici della legge obiettivo riguardano la mole di contratti di Mantovani. Certo l'anomalia è grande: una società del genere e indagata, che di fatto controlla direttamente e indirettamente il 100% delle infrastrutture venete, è posta sotto il controllo di un poliziotto. 
L'ex Questore di Treviso comunque resta tale e con cose del genere non c'entra nulla. Speriamo che non sia tecnicamente impreparato altrimenti questo sarebbe grave nel ruolo in cui viene inserito in Mantovani. Inoltre vi è da chiedersi perché un poliziotto visto che dal punto di vista economico Mantovani ha chiesto e ottenuto l'approvazione di numerosi Project Financing anche andando oltre le pure regole della cosiddetta economia di mercato e liberistica, violando la dottrina stessa che ha ispirato questo strumento.  
La cosa sarebbe diversa se tecnicamente l'ex Questore di Treviso non sia chiamato ad arginare qualcosa d'altro, ad esempio lo scempio delle regole democratiche che la connivenza affari e politica ha generato. Come sarebbe altra cosa ancora se si dovesse occupare della cospicua e consistente opposizione alla logica che lega banche, imprese, partiti e amministratori, cioè delle opzioni manganellabili, vale a dire di quelli che si oppongono alla logica sottesa alle azioni di Mantovani. ape

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