giovedì 31 gennaio 2013

Ambiente e cemento, conflitto d'interessi alla Regione Veneto, l'Ue scrive a Venezia


Il Comunicato stampa del 31 gennaio 2013 dell'eurodeputato Andrea Zanoni, deputato al Parlamento europeo disponibile nel sito spiega che il Commissario Ue all'Ambiente risponde a Zanoni sul caso Vernizzi: la Commissione chiederà informazioni all'Italia sul  piano di assetto del territorio del Comune di Rovigo e la Pedemontana veneta. Zanoni: “Inaccettabile che la stessa persona presenti progetti con la mano destra e li approvi con quella sinistra

La Commissione contatterà le autorità italiane al fine di ottenere maggiori informazioni sulle modalità con cui si sono svolte le consultazioni delle autorità ambientali competenti, ai sensi dell'articolo 6, paragrafo 3, della direttiva 2001/42/CE per il piano di assetto del territorio del Comune di Rovigo e dell'articolo 6, paragrafo 1, della direttiva 2011/92/UE per la superstrada pedemontana veneta”. Questa è la risposta del Commissario Ue all'Ambiente Janez Potočnik ad Andrea Zanoni che aveva presentato un'interrogazione parlamentare sul conflitto d'interessi dove l'amministratore delegato di Veneto Strade (ingegnere Silvano Vernizzi) è anche presidente della commissione regionale incaricata di concedere la Valutazione ambientale strategica VAS.

Rivoluzione civile: dal parlamento chiederemo le carte sulle opere in project financing

Da www.vicenzapiu.com:

Trasparenza massima sui documenti per le grandi opere, cancellazione della legge obiettivo, cancellazione del project financing, analisi approfondita sul debito pubblico e stralcio delle sue quote «detestabili», priorità massima ai beni comuni, al reddito di cittadinanza, compressione delle spese militari, rinegoziazione degli accordi internazionali quando in contrasto con la carta costituzionale.

I candidati di Rivoluzione Civile Radich, Bottene, Lucarelli e Dotti presenti a Villa Lattes a Vicenza si sono impegnati a rendere di dominio pubblico i contratti tra soggetti privati e enti pubblici che soggiacciono alla realizzazione di opere come la Pedemontana Veneta o gli ospedali realizzati in project financing. «Una pratca che va messa in soffitta» spiega Lucarelli perché troppo appiattita sulle esigenza del proponente privato. Allo stesso modo il docente spiega che andrebbero abolite le leggi come la legge obiettivo che passano sopra a quelle procedure di tutela amministrativa, ambientale ed economica, che la norma prevede «per tutelare i diritti diffusi .

mercoledì 30 gennaio 2013

ECO DALLE TERRE con 3500 firme a Venezia contro l'articolo 38


DA LABC Laboratorio civico di Romano d'Ezzelino - Oggi, 29.01.2013, una delegazione de L’ECO DALLE TERRE è stata accolta dal Presidente del Consiglio Regionale Clovaldo Ruffato e dai Consiglieri Laura PuppatoNicola FincoStefano Fracasso e Pietrangelo Pettenò, ai quali è stata consegnata la Petizione Popolare al P.T.R.C., con la specifica richiesta dell’abrogazione dell’articolo 38.
La delegazione, partita dalla stazione ferroviaria di Bassano del Grappa, ha "scortato" la Petizione, accompagnata dalle oltre 3.500 firme e ha illustrato al Presidente e ai Consiglieri le motivazioni che hanno spinto i diversi gruppi/associazioni/comitati deL’ECO DALLE TERRE a promuovere un'iniziativa popolare che ha sensibilizzato i cittadini sulle devastanti conseguenze dell'applicazione dell'art. 38 P.T.R.C..

Primo o ultimo cittadino? Replichiamo Al sindaco di San Zenone


Rispondiamo alle dichiarazioni del Sindaco Mazzaro, che ci paiono essere delle accuse malposte nei confronti del CoVePA. Nel ribadire che i fatti sostanziano certe chiacchiere di paese, e che di certo non ledono l'onorabilità di nessuno,  ricordiamo a Mazzaro che sia BassanoPiù in veste cartacea nell'aprile del 2011, che il Giornale di Vicenza nel febbraio 2011 hanno parlato di un esplicito e chiaro interesse dell'azienda dove lavora il Sindaco di San Zenone. 
Anche il CoVePA si augura che un giudizio così semplicistico sulla SPV, come quello da lui espresso in assemblea, non sia condizionato dal lavoro che svolge: resta grave però che lo esprima il primo cittadino di San Zenone e non l'ultimo! 

Spv a San Zenone, botta e risposta tra Covepa e sindaco. di Marco Milioni

Da BassanoPiù OnlineUn dibattito sulla Pedemontana Veneta organizzato la settimana passata scatena una polemica a distanza a scavalco tra Vicentino e la Marca che corre sul filo del web. Protagonisti della contesa sono il Covepa e il sindaco di San Zenone degli Ezzelini, un comune pesantemente interessato al tracciato della grande arteria.
Il 25 gennaio a San Zenone, piccolo comune trevigiano al confine con la provincia di Vicenza, il Covepa, il coordinamento di alcune associazioni contrarie all'opera, organizza un incontro pubblico sulla Spv. La superstrada che connetterà Montecchio Maggiore in terra berica a Spresiano nella Marca ha aperto alcuni cantieri da un pezzetto: durante la serata si registrano parecchie voci contro.
Il primo cittadino. Sul versante opposto c'è il sindaco di San Zenone degli Ezzelini (Luigi Mazzaro, supportato da una civica locale) che ribadisce da parte sua la necessità dell'opera e ne dà testimonianza raccontando delle difficoltà di tante imprese come di quella in cui egli stesso lavora, le quali, spiega nel dettaglio il capo dell'esecutivo, debbono fronteggiare i disagi di una viabilità congestionata e malsicura. Dopo qualche battibecco con alcuni residenti contrari all'opera, il circondario di San Zenone è interessato da una intersezione che fa discutere in paese, la serata organizzata nell'auditorium delle scuole medie, termina verso le undici e mezzo tra una chiacchiera fuori dall'ingresso e un po' di saluti di circostanza.

martedì 29 gennaio 2013

a san Zenone è intervenuto il Sindaco o forse era il portavoce di Pengo?

Da CDSTValleAgno2010 Il 25 gennaio scorso a San Zenone in provincia di Treviso almeno 150 persone hanno partecipato all'incontro del CoVePA sull'impatto della SPV quel comune. Marco Milioni presentando il suo libro "Strada Chiusa", ci ha raccontato chi la vuole. Massimo Follesa ha raccontato con un lungo intervento chi la paga, dimostrando che i cittadini veneti la pagheranno tre volte. Alberto Baccega ci ha spiegato dove passa, dove potrebbe passare le alternative stradali e ferroviarie. Tra gli interventi del pubblico non è mancato quello del Sindaco di San Zenone. Ovviamente vuole l'autostrada perchè dobbiamo muovere le merci più velocemente possibile, anche quelle dell'azienda dove lavora lui, insomma la strada non porta carestia. Però si è dimenticato di dirci che lavora alla Pengo di Bassano! Gli amici di Breganze la conosco bene perchè molto chiacchierata. Si è parlato di quella azienda poiché sarebbe  dietro alle acquisizioni di certe aree attorno al nuovo casello. Aree che il PATI di Breganze riservava per la produzione agricola e alimentare di qualità. 

sabato 26 gennaio 2013

Nel bassanese i gazebo de "L'Eco dalle Terre"

Nel bassanese i gazebo de "L'Eco dalle Terre": L'Eco dalle Terre  -  Avvisiamo che nel fine settimana nei Comuni di Rosà, Cassola, Rossano Veneto, Bassano del Grappa e Romano d’Ezzelino, L’ECO DALLE TERRE (il neonato “contenitore” di associazioni/gruppi/comitati per la tutela e lo sviluppo del Territorio) allestirà dei gazebo presso i quali si potrà sottoscrivere la Petizione Popolare per l’abrogazione dell’art. 38 P.T.R.C. Veneto (

lunedì 21 gennaio 2013

Pedemontana tra di noi, dove passa e chi paga?


ECO DALLE TERRE Si parte martedì 22 gennaio ORE 20,30 con una serata al Teatro Montegrappa di Rosà sul tema “Pedemontana tra di noi, dove passa e chi paga?”, con gli interventi di Massimo Follesa del CoVePA, Maria Pia Farronato di LABC - Laboratorio Civico e don Albino Bizzotto dei Beati i Costruttori di Pace. Nell'occasione, oltre alle questioni Pedemontana e Nuova Valsugana, sarà affrontato l'argomento dell'ormai famoso articolo 38 del PTRC (Piano Regionale Territoriale di Coordinamento) della Regione Veneto, che considera le aree afferenti ai caselli autostradali e agli accessi alle rete primaria, per un raggio di 2 km dalla barriera stradale, come “aree strategiche di rilevante interesse pubblico” e in quanto tali “da pianificare sulla base di appositi progetti strategici regionali”.


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venerdì 18 gennaio 2013

ARZIGNANO RINGRAZIA. GASSIFICATORE, SALUTE E ECONOMIA


il Dott. Gentilin Sindaco di Arzignano
jazz blues e indignazione - TRATTO DAL BLOG DEL DOTT. TITTA FAZIO DI ARZIGNANO: La rubrica "Info@arzignanodialoga.it" a cura della Giunta comunale di Arzignano così pubblica l'11 Gennaio "CONCIA: GENTILIN HA RISOLTO L'EMERGENZA FANGHI Grazie all'intervento diretto del Sindaco di Arzignano, presso il Ministero dell'Ambiente, il Consiglio dei Ministri riunitosi a Palazzo Chigi il 11/01/13, ha approvato un decreto legge per superare la situazioni di criticità nella gestione dei rifiuti esistenti, mettendo fine di fatto "all'emergenza fanghi". Gentilin: "

In realtà non si tratta di un decreto esclusivo per il depuratore di Arzignano ma dell'edizione del decreto mille proroghe bis che copre i "buchi" lasciati dal precedente decreto votato al Senato della Repubblica che non rinnovava, tra le altre cose, la deroga alla legge del 2007 con cui si faceva divieto di mettere in discarica rifiuti con valore calorico superiore a di 13.000 kilojoue al chilo. Il mancato rinnovo della deroga della legge aveva gettato nel panico non solo il presidente dell'ATO ma tutta l'area della concia della Valle del Chiampo e dintorni , dagli industriali alle associazioni sindacali . Fortunatamente il rinnovo della deroga, per un altro anno, salva l'intero comparto dalla paralisi.
Tuttavia ci sembra assurdo che dal 2007 a oggi un settore così importante della nostra area produttiva sia stato ancorato al rinnovo, di anno in anno, di una deroga alla legge del 2007 senza che le autorità preposte e gli industriali si preoccupassero seriamente di impostare un piano di modernizzazione e compatibilità ambientale di tutta la linea produttiva del comparto concia e delle modalità di smaltimento dei fanghi di risulta.

Come conciliare il diritto al lavoro con il diritto alla salute e la tutela dell'ambiente

E' possibile conciliare il dirtto alla salute in fabbrica con il diritto al lavoro, la salute della popolazione ed il rispetto dell'ambiente?
Lo sviluppo industriale nella valle dell'Agno ha avuto conseguenze deleterie sulla salute dei lavoratori e della popolazione? 
Il numero di tumori, ed in particolare dei mesoteliomi, è realmente aumentato nelle zone industriali della provincia di Vicenza? 
Perché l'ULSS5 non inserisce nel registro tumori del Veneto i dati relativi all'incidenza di tumori nel suo territorio?
Perché la mortalità per malattie cardiovascolari e respiratorie è maggiore nell'ULSS5 rispetto alla media regionale, stando ai dati del 2009?
A queste e altre domande cercheranno di rispondere Felice Casson, senatore del PD e fondatore dell'associazione Campo Aperto; Maria Chiara Rodeghiero, presidente dell'Associazione Italiana Esposti Amianto, sezione di VIcenza, Vincenzo Cordiano, Presidente della sezione di Vicenza dell'Associazione Medici per l'ambiente

L'Eurodeputato Andrea Zanoni Presenta il libro Strada Chiusa 18/01/13 Musano di Trevignano


NASCE L’ECO DALLE TERRE


SABATO 19 GENNAIO 2013 ore 11 a Bassano del Grappa il Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa (CoVePA) sarà presenta alla conferenza stampa presso l'Hotel Da Ponte Viale De Gasperi, 2/4 per la presentazione de L’ECO DALLE TERRE.
E' un “contenitore” di associazioni, gruppi, comitati che intende promuovere la tutela e lo sviluppo del territorio, attraverso l'informazione e la proposta di attività volte alla sensibilizzazione e al coinvolgimento dei cittadini su questioni di interesse comune. 
L’ECO DALLE TERRE si propone come punto di riferimento per quei gruppi che intendano avvicinarsi alla “questione civica” in modo obiettivo. Ciò che maggiormente caratterizza questo “contenitore” non è un progetto a breve o a lungo termine. 
L’ECO DALLE TERRE non si prefigge degli obiettivi al raggiungimento dei quali la struttura interromperà la sua azione: il confronto  sulle  tematiche ambientali , socio – culturali ed economiche non si può esaurire nella realizzazione di un singolo progetto.
La “rete civica”, già pienamente realizzata dalla nuova struttura attraverso il dialogo costruttivo tra gruppi di diversi comuni (alcuni presenti nel territorio da decenni), la condivisione delle diverse esperienze ma, soprattutto, la comune volontà di attivarsi “oltre i confini” della propria realtà territoriale, sono le caratteristiche fondamentali di questo “contenitore” in cui ogni associazione/gruppo/comitato ha pari dignità, senza gerarchia alcuna; pur conservando la propria “individualità” ed autonomia, tutti collaborano generosamente e responsabilmente nella realizzazione di diverse attività ed eventi volti a fornire ai cittadini gli elementi per un consapevole approccio alle decisioni che riguardano la collettività. 
L’ECO DALLE TERRE, così come evoca la sua denominazione, è particolarmente attento e sensibile alla “terra”, ad un uso (non consumo) consono e rispettoso della stessa. Pertanto L’ECO DALLE TERRE e, per suo tramite, tutti i gruppi/associazioni/comitati che lo compongono, condanna, senza possibilità di appello alcuna, qualunque spreco, abuso, cattivo impiego del territorio.  

giovedì 17 gennaio 2013

Spv, contenzioso in vista con Brescia Padova


Il Mattino di Padova nel Post di Marco Milioni parla di un contenzioso con Brescia Padova. a noi risulta che questo ha già un corollario nel cantiere di Montecchio Precalcino. Infatti verso Villaverla il sottopasso di A31 da parte della Pedemontana Veneta è oggetto di una disputa che ha bloccato i lavori. Questo fatto ci è stato raccontato dai dipendenti della EMI spa di Trissino, a casa per il blocco del loro sub appalto. In particolare ci hanno raccontato anche che il loro tratto interessa il sottopasso della linea ferroviaria Schio-Vicenza.
Le FFSS hanno aperto un contenzioso sull'indennizzo economico per l'occupazione delle proprietà dell'ente ferroviario. Sarebbero due i contenziosi proprio sui valori di esproprio dei terreni e sull'utilizzo delle aree di competenza, oltre che sul progetto. Si fa notare che oltre alla confusione sulla proprietà intellettuale del progetto, esisterebbe confusione sulle proprietà immobilari da espropriare della Valdastico, che al momento delle notifiche nel gennaio 2010 risultavano gravemente incomplete. Al CoVePA risulta che nel 2010 non erano ancora perfezionati gli atti di esproprio conseguenti alla costruzione della A31. Lo saranno adesso? 
La vera partita aperta con questi contenziosi, è sicuramente legata alle centinaia di sub appalti che le varie cordate vorrebbero scalare sull'immensa montagna del Project Financing della SPV. Questi sono i veri contenuti della campagna elettorale che si è aperta con le primarie e si sta articolando attorno alle candidature delle altre liste.

Da VicenzaPiù Online: Per la Spv si preannuncia un maxi contenzioso. Il gruppo che aveva inizialmente vinto la concessione (Impregilo, Benetton, Brescia Padova), ha chiesto al nuovo concessionario Sis e alla Regione Veneto una somma di 7,5 milioni di euro a scomputo del progetto della Pedemontana Veneta che i vecchi concessionari, poi defenestrati davanti al tribunale nel processo di aggiudicazione della concessione, ritengono comunque loro proprietà.

martedì 8 gennaio 2013

SPV, il Coordinamento: "Poteri derogatori già sanzionati come eversivi"

DA BASSANOPIU' ONLINENel decreto di rinnovo del commissario per la SPV è da  notare il passaggio "Vista la nota della Regione Veneto n. 470817 del 17  ottobre  2012, con la quale e' stato rappresentato l'esigenza che il predetto  stato di emergenza venga prorogato fino al 31 dicembre 2014, per consentire l'adempimento, mediante l'utilizzo dei poteri derogatori, di tutte le incombenze procedurali tuttora necessarie all'approvazione dell'intero progetto esecutivo, al perfezionamento delle procedure espropriative attualmente in corso, all'approvazione e realizzazione delle opere necessarie alla risoluzione delle numerosissime interferenze".

I poteri derogatori sono stati sanzionati come eversivi alla pagina 58(ndr punto 4.4.3 Tar Lazio 01140/2012) della sentenza del TAR Lazio sull'inesistente emergenza a favore del Comune di Villaverla del febbraio 2012. 
Di seguito si riporta il punto citato: "4.4.3 Le coordinate ermeneutiche delle quali si è dato precedentemente conto, unitamente alla ribadita – quanto convinta – adesione all’orientamento della Sezione in precedenza più volte confermato, inducono, conclusivamente, ad escludere che la (pur) consentita derogabilità a disposizioni di normazione primaria possa veicolare, in capo alle ordinanze presidenziali assunte ai sensi della legge 225/1992, l’esercitabilità di un potere espansivo che, indotta dalla estensiva interpretabilità dei corpi normativi suscettibili di essere incisi, possa prescindere dalla tassativa (e, quindi, insuperabile) espressa indicazione delle disposizioni oggetto di parentetica vigenza. Altrimenti opinandosi – ed è questa, ad avviso del Collegio, l’insidia maggiormente pervasiva proposta all’attenzione dall’opzione ermeneutica percorsa con la citata sentenza 5799/2011 – verrebbe ad introdursi un potere derogatorio idoneo, in quanto ex ante non predeterminabile né rigidamente predeterminato, a prevalere sull’ordine della gerarchia delle fonti per effetto di una sistematica interpretativa di carattere estensivo che ben si presta a distorsioni applicative di segno eversivo."

ZOGGIA CAPOLISTA alla CAMERA nella CIRCOSCRIZIONE VENETO1

Paracadutato nell'ovest del Veneto ma troppo vicino a Lino Brentan.  La Nogara-Mare interseca la Romea Commerciale che raggiunge Veneto-City e il Passante, intercetta la Valdastico-Sud, che a sua volta si innesta nella Pedemontana Veneta che si congiunge con la Nuova Valsugana autostradale, ecco tutti i passi che legano appalti, affari, concessioni e politica non più e non solo veneta.
Abbiamo più volte parlato di partito degli affari e di combine tra maggioranze e minoranze regionali e nazionali sui Project finti, insostenibili e fuori legge, attorno a progetti che impoveriscono e violano la terra: per questo avremmo bisogno candidati al di sopra di ogni sospetto, di separazione tra politica e affari.

L'ex Presidente PD della Provincia di Venezia e responsabile degli enti locali nella segreteria nazionale del PD, Davide Zoggia è stato paracadutato da Roma come capolista per la Camera dei Deputati nella circoscrizione Veneto 1.  Apparentemente sarebbe da chiedersi perché non in Veneto 2, ovvero in provincia di VE dove risiede e dove è stato presidente di Provincia e vanta profonde radici politiche. In realtà le vere domande da porsi sono altre: perché si è scelto di scavalcare chi ha vinto le primarie, penalizzando altri , come dichiarano i sostenitori di Daniela Sbrollini , deputato PD vicentina uscente e ricandidata in 10 posizione? Si è voluto forse allontanarlo dalle vicende che hanno accompagnato le inchieste attorno alla figura di Lino Brentan (con rito abbreviato ha avuto una condanna a 4 anni per corruzione), di altri personaggi di dubbia moralità e al partito degli affari, in quella che sembra essere una nuova tangentopoli veneta ?
La sua posizione è stata  decisa  dalla segreteria nazionale del PD. Bersani, sulla cui moralità non vi sono mai stati motivi di dubitare, deve avere tuttavia una certa propensione a farsi affiancare da persone  coinvolte, direttamente o indirettamente, in questioni giudiziarie legate a finanziamenti illeciti e appalti truccati. Dopo la vicenda di Penati, ha sicuramente stupito i più che abbia chiamato Zoggia nella segretaria nazionale, con la responsabilità degli enti locali, poiché era quasi sconosciuto, e soprattutto subito dopo che aveva, miseramente e meritatamente, perso dopo 36 anni di giunte di sinistra, la Provincia di Venezia.
Probabilmente il paracadutista Zoggia lo si vuole allontanare dalla provincia veneziana, ma forse non troppo, comunque non troppo dalle infrastrutture venete, anche se le sue frequentazioni con Lino Brentan sono molto chiacchierate: Brentan rappresentava infatti la provincia di Venezia nel CDA della Autostrada Venezia-Padova , anche se poi ai magistrati aveva detto che altri incarichi nelle società autostradali regionali li doveva direttamente all'assessore regionale alle Infrastrutture Renato Chisso (PDL)  con cui faceva praticamente coppia fissa. Zoggia  prima di diventare Presidente della Provincia aveva sostituito proprio Brentan sulla poltrona di assessore provinciale ai LLPP. E' passato sotto silenzio il fatto che dalle intercettazioni e dalle confessioni degli imprenditori-tangentieri  finiti nell'inchiesta su Brentan, risulta che il buon Lino avrebbe organizzato, cene elettorali di raccolta fondi per la campagna elettorale di Zoggia alle ultime Provinciali, materialmente consegnati all'ex consigliere regionale Giampietro Marchese. Egli coordinava la campagna di Zoggia nel 2009 e ha dovuto dichiarare che non erano fondi per il partito, a lui inoltre è accreditata la gestione   di alcune fondazioni che amministrerebbero proprietà immobiliari, fin dai tempi del PDS. Gli "invitati a cena", con buste finali, erano  imprenditori che operavano da sempre per la provincia di Venezia per le società controllate da Brentan. Lo stesso Marchese è dato in Consiglio Regionale al posto della Puppato se sarà eletta al Senato. Questo avrebbe nel frattempo "ereditato" alcune delle diverse cariche che Brentan ha lasciato dopo la condanna, e che ricopriva in società pubbliche e partecipate che gestiscono affari da centinaia di milioni di euro (CAV, Passante di Mestre, oltre ad AMES di Venezia, ecc.).

lunedì 7 gennaio 2013

Derivati della regione: precisazioni dell'assessore al bilancio Ciambetti

Derivati collar per coprire il debito della Regione Veneto? Secondo Ciambetti  non ci sarebbe da preoccuparsi anche se andranno a maturare tra 23 anni come sostiene il consigliere PD Ruzzante in una sua interrogazione, è il caso di approfondire! (ndr)
DA VICENZAPIU' ONLINE: Roberto Ciambetti, Regione Veneto - "Come confermato dalla Corte dei Conti sin dal referto in cui ne valutava la stipula, le operazioni in strumenti finanziari derivati effettuate dalla Regione Veneto sono state svolte nel rispetto delle norme vigenti; quelle operazioni hanno determinato nell'ultimo triennio un risparmio stimabile in circa 3,5 milioni di euro". Ad affermarlo è l'assessore regionale al bilancio, Roberto Ciambetti, in riferimento all'interrogazione del consigliere Piero Ruzzante sui derivati ‘collar' sottoscritti ai tempi del presidente Giancarlo Galan.
"Il consigliere regionale Pietro Ruzzante, che paventa rischi milionari a seguito dei contratti derivati stipulati dalle Regione del Veneto nel 2006 - ha precisato Ciambetti - parte innanzitutto da un presupposto sbagliato che genera una serie di errori e valutazioni fuorvianti: gli strumenti di finanza derivata attivati dalla Regione del Veneto non sono analoghi, né assimilabili, a quelli per i quali il Tribunale di Milano ha condannato una serie di banche a un risarcimento nei confronti del capoluogo lombardo.

ECCO IL DECRETO DI RINNOVO DEL COMMISSARIO PER LA SPV


DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22 dicembre 2012  
Proroga dello stato di emergenza determinatosi nel settore del traffico e della mobilita' nel territorio dei comuni di Treviso e Vicenza. 
(12A13665) (GU n.1 del 2-1-2013) 
IL PRESIDENTE 
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 

Visto l'articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; 
Visto l'articolo 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; 
Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; 
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in  data 31 luglio 2009, con il quale e' stato dichiarato lo stato d'emergenza determinatosi nel settore del traffico e della mobilita' nel territorio dei Comuni di Treviso e Vicenza; 
Visti i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 9 luglio 2010, 17 dicembre 2010, 13 dicembre 2011, con i quali il predetto stato di emergenza e' stato prorogato, da ultimo, fino al 31 dicembre 2012; 
Visto il decreto-legge 15 maggio 2012, n. 59, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2012, n. 100, recante «Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile»; 
Visto l'articolo 6-ter, comma 1, del decreto-legge 20 giugno  2012, n. 79, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 131, con cui vengono fatti salvi, tra l'altro, gli effetti dei citati decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri recanti la  proroga delle stato di emergenza in rassegna; 
Visto il comma 2 del medesimo articolo 6-ter, dove e' stabilito che le previsioni contenute all'articolo 3, comma 2, del citato decreto-legge n. 59/2012 non sono applicabili, tra l'altro, allo stato di emergenza in rassegna;
Considerato che la dichiarazione dello stato di emergenza e' stata adottata per fronteggiare situazioni che, per intensita' ed estensione, richiedono l'utilizzo di mezzi e poteri straordinari; 
Vista la nota della Regione Veneto n. 470817 del 17  ottobre  2012, con la quale e' stato rappresentato l'esigenza che il predetto  stato di emergenza venga prorogato fino al 31 dicembre 2014, per consentire l'adempimento, mediante l'utilizzo dei poteri derogatori, di tutte le incombenze procedurali tuttora necessarie all'approvazione dell'intero progetto esecutivo, al perfezionamento delle procedure espropriative attualmente in corso, all'approvazione e realizzazione delle opere necessarie alla risoluzione delle numerosissime interferenze; 
Considerata quindi l'esigenza di prevedere la proroga dello stato di emergenza al fine di consentire l'espletamento degli interventi occorrenti per il definitivo rientro nell'ordinario; 
Ritenuto, quindi, che la predetta situazione emergenziale persiste e che ricorrono i presupposti previsti dall'articolo 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, per disporre la proroga dello stato di emergenza; 
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del dicembre 2012;
Decreta:

Ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, per le motivazioni di cui in premessa, e' prorogato, fino al 31 dicembre 2014, lo stato di emergenza determinatosi nel settore del traffico e della mobilita' nel territorio dei Comuni di Treviso e Vicenza. 
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana. 

    Roma, 22 dicembre 2012 

                                                 Il Presidente: Monti 

domenica 6 gennaio 2013

Veneto, miraggio Pedemontana

Scritto da Fabrizio Colarieti   da il Punto Giovedì 27 Dicembre 2012 
Novantaquattro chilometri, due corsie in doppia carreggiata, sedici caselli, trentasei comuni interessati dall’opera - 22 nella provincia di Vicenza e 14 in quella di Treviso - costo complessivo dell’intervento circa 2,5 miliardi di euro. Sono questi i numeri di quella che sarà la superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta. Un’opera viaria attesa fin dai primi anni Settanta, nata sulla carta a metà dei Novanta, poi annessa nei piani europei del Corridoio 5 e da un anno in lentissima realizzazione. I lavori, se tutto andrà bene, finiranno nel 2016, a quasi trent’anni dall’inserimento della Pedemontana nel Piano regionale dei trasporti del Veneto. Appunto, se tutto andrà bene, perché dal 2009 a vigilare sui cantieri - 6 quelli principali distribuiti tra Montecchio Maggiore e Spresiano - c’è un commissario delegato, scelto dal governo Berlusconi e confermato dall’attuale. Si chiama Silvano Vernizzi, è un ingegnere, dirigente della Regione Veneto, già commissario delegato per il Passante di Mestre e segretario regionale per le Infrastrutture. Palazzo Chigi l’ha messo lì a fare fronte «allo stato di emergenza determinatosi nel settore del traffico e della mobilità nel territorio delle province di Treviso e Vicenza». Insomma la superstrada che doveva risolvere i problemi della viabilità veneta, alla fine, oltre a non averli manco mitigati, è diventata un’emergenza, come il terremoto, per non parlare del suo impatto sul territorio e della rischiosissima operazione finanziaria che sostiene il progetto. Chi la sta costruendo, in concessione, con la coraggiosa formula del project financing, è l’associazione temporanea d’imprese Consorzio Stabile Sis e Itinere Infraestructuras S.A. aggiudicataria, dal 2006, della gara di progettazione, costruzione e gestione dell’opera. Materialmente i cantieri sono affidati a una società di progetto, la Superstrada Pedemontana Veneta Srl, che nel 2009 è subentrata all’Ati nel ruolo di concessionario. Al vertice della Spv Srl c’è Domenico Dogliani, che ne è presidente, mentre un altro Dogliani, il cugino Matterino, è l’amministratore delegato. Dogliani, al Nord, non è un cognome qualunque, anzi vuol dire almeno due cose: cemento e vino.  continua a leggere DOGLIANI, CEMENTO E VINO -  IL PROJECT FINANCING - GLI ESPOSTI.

APPELLO PER NOSTRA MADRE TERRA SOTTOSCRITTO IL 23.12.12 A SANTA BARBARA DI MONTECCHIO PRECALCINO CANTIERE SPV