lunedì 17 settembre 2012

SALSA ROMANA INTESA PEDEMONTANA-VALSUGANA

Domani sera Martedì 18 settembre alle ore 20.45 presso l'auditorium A. Vivaldi a San Giuseppe di Cassola Assemblea pubblica organizzata dai sindaci Pasinato per la presentazione del progetto Valsugana - Pedemontana. L'Auditorium "Vivaldi" è situato in Via Monte Pertica, 23 nel territorio di San Giuseppe, frazione del comune di Cassola (nelle vicinanze del Supermercato City Per).
Qui di seguito potete trovare le proposte presentate per la variante VALSUGANA della bretella di Loria che si innesta spudoratamente sulla Superautostrada Pedemontana Veneta. 
Due sono le domande che sorgono spontanee e che vorremmo porre alla dinamica coppia Verizzi Fasiol se saranno presenti. 
Quante volte si paga il progetto della bretella di Loria, ci sembra strano pagare un'altra volta un progetto già fatto per la SPV? Che fine fa la ValSugana diventa un pezzo di Pedemontana o viceversa, e questo non sarebbe contro tutte le leggi in materia e le norme Anas?
Forse già conosciamo le risposte perché il dinamico duo dei tecnici regionali ha dei bei precedenti come prestigiatori: spesso li abbiamo già visti su diverse scene e accompagnati da diverse vallette,  hanno già ripetutamente con vari salti mortali verbali, omesso di spiegare come avviene il finanziamento regionale per le nuove infrastrutture regionali, in particolare il loro numero migliore è quello sulla SPV, dopo una certa pratica per il Passante di Mestre.
Figuratevi se si fermeranno ora sulla Valsugana taroccata; cosa volete che siano alcune piroette verbali tra Valsugana e Pedemontana, sempre montagne sono. Resta comunque inspiegato dove siano finiti i 300 mln di € che lo stato ha dato alla Regione Veneto per finanziare la SPV. Non c'è una chiara risposta se gli attuali 179 mln di € del finanziamento regionale per la SPV provengano da quello statale e che fine abbiano fatto gli altri 121 mln di €, che poi sarebbero 242 mld di vecchie £ire. 
Non esiste alcuna documentazione pubblica delle coperture finanziarie del project financing della SPV del Piano Economico Finanziario e degli accordi di contratto tra concedente e concessionario, questo perché se lo fossero potrebbe accadere quello che sta succedendo a Parma con gli avvisi di garanzia e i sequestri per l'inceneritore. 
Non esiste alcuna prova che finora nei cantieri avviati non siano stati spesi solo soldi pubblici con gli anticipi dei fondi regionali secondo le dichiarazioni del NUV del 2004 e del 2006 e nella relativa Convenzione di cui siamo entrati in possesso nella sua forma ancora di bozza sempre del 2006. Sarebbe la versione iniziale di quella che l'ing. Fasiol  e il Commissario Vernizzi ci negano. Secondo loro questo atto prima sarebbe stato un atto privato, poi avrebbe riguardato il contenzioso con il gruppo Impregilo e perciò non pubblicabile, poi secondo Fasiol riguarderebbe le competenze del Commissario, infine questo sarebbe escluso dalle competenze di Vernizzi: a noi sembra la supercazzola del dinamico duo. 
Ma c'è poco da ridere perché a smentirli c'è un atto sottoscritto con i sindacati delle categorie edili che cita esplicitamente la Convenzione del 21.10.2010 al punto c) delle premesse del Protocolo di Intesa con le organizzazione sindacali della Feneal UIL, Filca CISL e Fillea CGIL. Si tratta del protocollo di intesa tra i rappresentanti dei lavoratori edili e chi ha promosso il progetto di finanza della SPV e chi la controlla in quanto commissario straordinario delegato alle emergenze, affinché i lavoratori non siano esclusi dalle tutele degli appalti pubblici previsti falla legge che il commissario potrebbe non applicare. La convenzione sarebbe un atto privato, inacessibile e sottratto alle verifiche dei cittadini invece è disponibile per le associazioni sindacali, non basta questo a contraddire il duo Venizzi-Fasiol e fare di questo atto e del PEF documenti pubblici? I segretari regionali e nazionali delle CISL, CGIL E UIL non hanno nulla da dichiarare? Basta con i Marpionni!
Non c'è poi da stupirsi se contro ogni legge si progettassero due volte gli stessi tracciati (Castelfranco-Loria-Cassola) e se sullo stesso percorso ci saranno due infrastrutture: forse il gruppo Dogliani e il gruppo Mantovani dopo le sfide legali in Consiglio di Stato li vedremo a singolar-tenzone, con i loro padrini a decretare il vincitore in duello. Chissà se sarà al primo o all'ultimo sangue, ma finora questo non si è mai visto.
I bene informati e le voci di corridoio ci assicurano che questo non si vedrà mai. Quelle stesse voci assicurano che per le infrastrutture e lo sviluppo del Veneto e della nazione, sarebbe pronta una bella "INTESA" per togliere le castagne dal fuoco ai Dogliani e alla Mantovani, accorciando un po' la Pedemontana e allungando un po' la Valsugana, tutto "legalmente" o reso tale da qualche provvedimento per salvare l'talia.

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