martedì 28 febbraio 2012

Infrastrutture senza alcun fondo «Mancano tre miliardi di euro»


Un documento con cui ha sottolineato la difficoltà di realizzazione delle infrastrutture, dalla quale non sfuggono Pedemontana e Tem, Brebemi, sia per quanto riguarda i tempi, sia per quel che concerne i finanziamenti, per diversi motivi: «La prima fonte di ritardo – spiega Asperti – sono i processi decisionali della pubblica amministrazione e le esitazioni della politica. Molte di queste opere coinvolgono una tale quantità di soggetti istituzionali e di poliarchie territoriali da richiedere un forte grado di coesione. Ciò è possibile quando l’obiettivo è condiviso, ma quando la coesione si scontra con l’opposizione ideologica all’infrastruttura in quanto tale è difficile procedere».
Secondo Asperti alcune delle difficoltà attuali dipendono anche da un approccio non troppo disciplinato al project financing: «Non è uno strumento finanziario, bensì una costruzione imprenditoriale molto complessa: da maneggiare con riguardo.

martedì 21 febbraio 2012

PRIMA RIFLETTI E POI VOTI!


Alleghiamo di seguito la risposta dei sindaci interessati dai cantieri dell'emergenza inesistente e dalle convenzioni con il commissario dimezzato. si tratta della risposta alla richiesta di CoVePA nel merito dell'applicazione delle due sentenze del TAR Lazio, che hanno bloccato i lavori. 
E' evidente che i cantieri dovrebbero fermarsi, ma i sindaci danno credito alla sospensiva parziale e limitata del Consiglio di Stato che si esprimerà nel merito il 19 giugno prossimo, e non danno credito a quanto articolato e approfonditamente esposto nelle due sentenze precedenti. Si sono riuniti i sindaci e ci hanno risposto ma fanno finta di non capire. Tanto che i lavori per molti giorni sono continuati abusivamente a sentenze esecutive. I lavori  si stanno svolgendo sopra la falda del Bacchiglione tra il Torrente Igna e Montecchio Precalcino, senza le adeguate analisi ambientali, come ha chiarito il pronunciamento del Tar Lazio nelle due sentenze. A fine marzo è in arrivo la terza sentenza su ricorso di 41 persone delle province di Treviso e Vicenza, che certamente avrà l'esito precedente. Inoltre 54 cittadini hanno presentato formale denuncia alla Procura della Repubblica di Vicenza attraverso i Carabinieri di Breganze.  VicenzaPiù, giornale web di Vicenza, ha rilevato le informazioni riportate da L'Espresso e dai quotidiani siciliani sulle infiltrazioni mafiosi nei cantieri della metropolitana di Palermo, il cui appalto è condotto da SIS con i suoi soci spagnoli e italiani. Tutti questi fatti acquietano le coscienze dei primi cittadini, speriamo che quelle dei loro elettori invece si attivino. 
Ogni cittadino ha la responsabilità di pensare prima di votare, siamo fiduciosi che questo possa accadere anche nel futuro prossimo, soprattutto dopo aver verificato l'insipienza e l'impreparazione di chi li rappresenta. Questi sindaci continuano a trattare con chi non ha alcun titolo per farlo, tengono bordo a chi occupa illegalmente le proprietà private, sostengono la legge del più forte e non hanno nemmeno il coraggio di fare le domande giuste e di pretendere risposte pertinenti. si accontentano di giustificazioni che non hanno retto il vaglio del Tribunale Amministrativo competente per gli atti della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Certo una soluzione è possibile basta non votare più il parito del "chiù pilu per tutti" alle prossime elezioni, convincersi che la delega non è in bianco e pretendere risposte ovvie e di buon senso per iniziare: SI FERMINO I CANTIERI FINTANTO CHE I GIUDICI NON HANNO DECISO!!!! 
Ufficio del Sindaco

Rif. Prot. n. 2583 del 16.02.2012

Prot. n. 2686

del  20.02.2012
Spett.le COORDINAMENTO VENETO PEDEMONTANA ALTERNATIVA
Egregi signori Francesco Celotto Elvio Gatto Massimo Follesa
Via  e- mail

Oggetto: SENTENZE DEL TAR DEL LAZIO, N. 10184/2011 E N. 1140/2012 – SEGNALAZIONE AI SINDACI DI EVENTUALI PROFILI DI ABUSO (RIF. COMUNICAZIONE DEL 15/02/2012, PROT. 2583 DEL 16.02.2012).
Spett.li Comitati,

giovedì 16 febbraio 2012

VADA FUORI BORDO, CAZZO!


Pal. Spada
Il Presidente Trotta del C. di S. ha sospeso cautelativamente la sentenza TAR Lazio che aveva decretato per la seconda volta inesistente l'emergenza,la rimozione del commissario e che i provvedimenti del Governo si pongono fuori del diritto amministrativo con misure volte alla disapplicazione delle leggi. Le motivazioni considerano: "..... che, tenuto conto degli interessi e delle complesse questioni giuridiche affrontate dalla sentenza impugnata,  è opportuna una approfondita valutazione collegiale della causa senza pregiudicare la prosecuzione dei lavori di una opera pubblica così rilevante; Ritenuto pertanto che ricorrono gli estremi per una misura cautelare connotata dalla estrema urgenza di cui citati artt. 56 e 98, co.1, cod. proc. amm.; Che la domanda cautelare potrà essere esaminata dalla Sezione, nel rispetto del contraddittorio fra le parti, nella camera di consiglio fissata per il 13 marzo 2012..." 
Risulta evidente che per il Presidente Trotta sono prevalenti gli interessi e la rilevanza dell'opera, ma noi sappiamo bene che dietro a questi interessi e alla sua rilevanza, si nascondono quelli di aziende coinvolte nei cantieri che a breve dovranno affrontare un processo per le pesanti azioni turbative messe in campo negli appalti pubblici. Infatti tra le 13 aziende che la procura ha indagato, figura anche la Girardini attuale subappaltatrice dei cantieri di Villaverla e Breganze. Il caso non è isolato visto la corruzione e il malaffare che ha giustificato i provvedimenti cautelari che hanno colpito la dirigenza della Venezia Padova. Questo è poi aggravato dall'inchiesta aperta dalla Procura di Treviso sulle infiltrazioni mafiose nella marca, di cui la Tribuna da notizia proprio oggi di alcuni risultati sorprendenti.

sabato 11 febbraio 2012

Franco Miller ci chiede l'inchino, ma noi non lo facciamo!

L'intervento sul Corriere del Veneto di Venerdì 10 febbraio di Franco Miller Responsabile di Confindustria Veneto per le infrastrutture, dimostra tutta l'incapacità di capire quello che diciamo. Dimostra tutta la volontà di non sapere ciò che sta dietro ai Progetti di Debito. Dimostra anche una sua certa anzianità di servizio, quella che ha prestato per questa classe dirigente regionale che non sa rinnovare e vedere il futuro, di figli e nipoti. 
Prof. Giarda
Abbiamo sempre creduto nelle posizioni sagge, ma quando queste mancano in coloro che dovrebbero portarle per età ed esperienza, pensiamo che si tratti solo di persone che ormai hanno fatto il loro tempo e sanno solo ripetere formule superate: le stesse che hanno portato al disastro economico attuale e all'incapacità di capire l'attuale crisi, che non è ne momentanea, ne passeggera, ma è radicale, profonda e modificherà tutto il sistema sociale economico e territoriale che conoscevamo. Potrà essere in bene, ma potrà essere in male, noi stiamo impegnandoci per la prima opzione. La disposizione di Miller ci chiede di tacitarci, di fermarci e di stare tranquilli. Ci sembra un atteggiamento da nave della concordia, siamo inclinati, ma chi sta in plancia dice di tornare in cabina e continua a navigare. 
Noi chiediamo di adottare le misure migliori, di fare cioè quello che ha sostenuto il neo Sottosegretario Prof. Giarda quando afferma nel suo piano contro gli sprechi (Corriere della Sera) per il risanamento dell'Italia che si possono attuare solo gli investimenti i cui benefici sono in grado di ripagare i costi: "...Lo Spreco di Tipo 8 riguarda l' avvio di nuovi programmi di spesa non preceduti o che non passano i test di benefici superiori ai costi. L' esempio classico è quello delle infrastrutture. Troppe volte si sono assunte decisioni in violazione del criterio che il valore dei benefici netti futuri dovrebbe superare il costo di costruzione...". Questo per noi è il caso della Pedemontana Veneta come quelle delle decine di altre infrastrutture che la Regione Veneto ha sul tavolo, immaginate tutte a debito, lo dimostriamo e questo sarebbe ancora più evidente se i documenti relativi fossero pubblici cosa che il segretario regionale alle infrastrutture impedisce nella sua veste di Commissario Straordinario. 
Per chiarire se Pedemontana Veneta è in grado di pagare i costi usiamo il commento di Luciano Panato (che segue integralmente) e l'articolo si Massimo Follesa per rispondere alle sue dichiarazioni, consapevoli che Franco Miller voglia continuare a non sapere.
Il responsabile mobilità dell’assindustria veneta, come valuta il cablogramma del dipartimento di stato americano che nutre dubbi sulla solidità finanziaria della società che ha vinto la gara per la costruzione del nuovo Canale di Panama, ma anche della pedemontana veneta?: 
Segue il testo del cablogramma Hillary Clinton: ‘A Panama c’è il contratto del secolo’Il segretario di Stato Usa vuole sapere se la Sace mette i soldi per il progetto di ampliamento del canale di Panama.

Pedemontana, basta ricorsi. Si fermi il Veneto del «non fare». Delirante Franco Miller


Pedemontana, basta ricorsi. Si fermi il Veneto del «non fare»

La vicenda della Pedemontana veneta può essere portata come esempio di quell'Italia che non vuole cambiare e finge di non vedere che con le scuse della ricerca dell'ottimo, nei fatti svolge un ruolo di tutela di pochi interessi personali a scapito del bene della collettività.

Sono passati pochi giorni dalla presa di posizione del Consiglio di Stato, che ha rigettato la decisione del Tar del Lazio su un ricorso di un privato, di cui siamo ancora in attesa della sentenza di merito prevista per il 14 febbraio; ebbene il Tar del Lazio interviene nuovamente, mettendo da parte ogni prudenza che consiglierebbe almeno di aspettare il giudizio di merito del Consiglio di Stato, e accetta un nuovo ricorso teso a fermare i lavori della Pedemontana.

Provo grande amarezza ma soprattutto indignazione. Mentre noi imprenditori e i lavoratori delle nostre aziende ci troviamo ogni giorno ad affrontare mille difficoltà e problemi, il nostro Sistema Paese dimostra di non voler prendere atto che il mondo sta cambiando e che la nostra società deve essere pronta a rinnovarsi e a recuperare allo stesso tempo i ritardi accumulati negli «anni del non fare». Sono sicuro che i miei contraddittori mi risponderebbero che questo è proprio quello che vogliono: costruire un nuova Italia e un nuovo Veneto bello e senza inquinamento: «un Paese del Bengodi».

mercoledì 8 febbraio 2012

Conferenza Stampa venerdì 10 febbraio 2012 ore 12 Caffè dei Libri Vicolo Gamba, 1- Bassano del Grappa

Allegato 2

Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa

Il progetto di debito della SuperAutostrada Pedemontana Veneta corre su una linea d'ombra?
Le sentenze del Tar Lazio hanno decretato che le strade non si possono costruire con emergenze inesistenti, che non servono commissari dimezzati perché oltretutto operano male, ma soprattutto, come ha sostenuto la Corte dei Conti(del.4/2011/G del 22/03/2011) le strade realizzate con queste modalità costruiscono un debito rampante. A poco serve invocare il Consiglio di Stato perché faccia strame della prima sentenza, soprattutto perché emergono chiare ed evidenti condizioni e meccanismi di stravolgimento delle norme che preoccupano, soprattutto perché sono invocate da chi dovrebbe pretenderne il rispetto:
  1. La sentenza 1140/2012 esecutiva dal 2 febbraio 2012 su istanza promossa dal Comune di Villaverla dell'allora Sindaco Egidio Bicego ha ottenuto l'annullamento dell'emergenza, della nomina del Commissario straordinario e di tutti gli atti che ha emesso.
  2. Il Presidente Zaia plaude al Consiglio di Stato perché salvaguarderebbe la volontà di una presunta maggioranza. Chiediamo al Presidente della Giunta di spiegarci, se può, come mai la sentenza del Tar Lazio sulle istanze di un solo cittadino di Loria ha visto vincitrice anche la Provincia di Treviso.
  3. Il progetto di finanza che produrrà la SuperAutostrada Pedemontana Veneta costruisce il debito con una dichiarazione di emergenza pretestuosa, con l'occultamento dei documenti soprattutto con un tasso interno di rendimento inferiore al minimo per la finanziabilità della SPV
Co.Ve.P.A.  
Francesco Celotto 3460261017  Massimo Follesa 3478722240  Elvio Gatto 3334938916



domenica 5 febbraio 2012

Keep on the sunny side of life! Parte 1 Il progetto di debito della SuperAutostrada Pedemontana Veneta corre su una linea d'ombra?


Ormai è noto la sentenza Tar Lazio ha decretato che le strade non si possono costruire con emergenze inesistenti, che non servono commissari dimezzati perché oltretutto operano male, ma soprattutto, come ha sostenuto la Corte dei Conti(del.4/2011/G del 22/03/2011) per il Passante di Mestre (da 750 mln€ a 1350 mln€), le strade realizzate con queste modalità costruiscono un debito rampante. A poco serve invocare il Consiglio di Stato perché faccia strame di quella prima sentenza, soprattutto perché emergono chiare ed evidenti condizioni e meccanismi di stravolgimento delle norme che preoccupano, soprattutto perché sono invocate da chi dovrebbe pretenderne il rispetto. Andiamo oltre la citazione di Italo Calvino che ci interessa per la chiarezza della sua visione del futuro che è il nostro presente.
Come è possibile che questo accada senza che nessuno se ne accorga, senza che vi sia alcuna evidenza di questi tre fatti? La risposta può essere nelle tesi che formuliamo nelle righe che seguono. Si tratta di considerazioni che investono la procedura di emergenza per la Pedemontana Veneta, ma anche quella di approvazione del progetto preliminare da parte della commissione CIPE nel marzo 2006. Questo percorso che avrebbe dovuto mantenersi nel lato illuminato dal sole a volte è entrato in strane e complicate zone d'ombra.

mercoledì 1 febbraio 2012

Assemblea A Volpago 01.02.2012 ore 20,30


VicenzaPiù n. 227 in edicola con BassanoPiù

VicenzaPiù n. 227 in edicola con BassanoPiù
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"Beltrame. Valdarno o Val di Susa?" è la copertina a tutta pagina di VicenzaPiù n. 227 unificato con BassanoPiù e in edicola da giovedì 26.Tra gli argomenti spicca, quindi, la "crisi" dell'acciaieria vicentina che ha chiuso l'unità del Lussemburgo e ora si appresta a fare lo stesso a San Giovanni Valdarno (ce ne parlano il sindaco toscano Maurizio Viligiardi e il direttore del personale del gruppo, Roberto Valente.

Ma ogni pagina offre approfondimenti e inchieste per tutta l'area provinciale, tra cui segnaliamo alcuni degli strilli delle locandine: "Aim, una coltre di fumo", "Fontana, il tallone di Achille", "Valdastico sud e Spv, scontri a sinistra", "Ulss 5, i dati nascosti", Caso Olivo, la crisi di Giunta". E ancora due reportage: "I giochi di una volta" e "Angelo Saccardo, lo storico dell'Altovicentino. E poi... In edicola per scoprirlo.